Tempo di pensioni per gli “usurati”
martedì 11 aprile 2023
I lavoratori occupati in attività particolarmente faticose e pesanti hanno il diritto di accedere alla pensione di vecchiaia anticipata, fermo restando il requisito di contributi versati non inferiore a 35 anni. Sono interessate diverse posizioni di lavoro, così indicate dalla legge (Decreto 67/2011): a) lavoratori impegnati in attività particolarmente usuranti, b) lavoratori notturni, c) lavoratori dipendenti da imprese che adottano ritmi di lavoro predeterminati, d) conducenti di veicoli per servizio pubblico con almeno 9 posti. Gli interessati devono “prenotare” ogni anno la pensione agevolata, valida per l’anno successivo (ora il 2024), chiedendo all’Inps una certificazione ufficiale che attesti il rispettivo diritto con i requisiti di legge posseduti entro il 31 dicembre 2024. Dopo la conferma dell’Istituto di previdenza gli interessati potranno presentare la regolare domanda di pensione, esclusivamente in via telematica, direttamente o tramite un patronato. In sintesi, occorrono almeno sette anni di lavoro gravoso negli ultimi dieci, in ogni caso a partire da un’età di 61 anni e 7 mesi (per i notturnisti 62/63 anni) e con 35 anni di contributi, ridotti a 32 anni per gli edili, rispettando come minimo una “quota 97,6”. Quota minima di “98,6” secondo la durata dei lavori notturni. La legge indica come scadenza per questa richiesta la data del 1° maggio. Tuttavia da sempre il 1° maggio è una festività civile, che rinvia automaticamente la scadenza al 2 maggio. Su questa procedura è intervenuto il ministero del Lavoro, con un comunicato del 29 marzo, in merito alla rilevazione dei lavoratori di notte e delle attività usuranti. Il datore di lavoro ha l’obbligo di segnalare alla Direzione provinciale del lavoro,
all’Inps e all’Inail i nominativi degli addetti, facendoli così rientrare nelle tutele della previdenza. A beneficio degli interessati, il Ministero ha rinviato la scadenza della segnalazione del datore di lavoro dal 31 marzo scorso al prossimo 17 aprile. Invece il termine per la comunicazione del lavoro cosiddetto “a catena” rimane fissato entro 30 giorni dal suo inizio. Intanto, è normalmente in corso il pensionamento agevolato per gli “usurati” che hanno chiesto la certificazione preventiva all’Inps lo scorso anno maturando i requisiti richiesti entro il 31 dicembre 2023. © riproduzione riservata
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