Svolta storica alla Pontificia Università Gregoriana
martedì 21 maggio 2024
Una svolta storica nella lunga vita della Pontificia Università Gregoriana, sorta nel 1551 per volontà di sant’Ignazio. Da domenica 19 maggio nell’Ateneo romano sono incorporati il Pontifico Istituto Biblico e il Pontificio Istituto Orientale. L’unificazione applica il chirografo del 17 dicembre 2019, con il quale papa Francesco ordinava che i due Istituti fossero congiunti in forma così stretta da far parte come unità accademiche della stessa persona giuridica. Nell’operazione è coinvolto anche il Collegium Maximum che rappresenta le facoltà e gli istituti eretti nella “vecchia” Gregoriana. Nei necessari adattamenti per la nuova configurazione accademica non sono interessati i titoli di studio e i diplomi comunque conseguiti in passato e quelli che saranno da ora in poi rilasciati dall’ateneo unificato. Compresa la loro facoltà di utilizzarli, previo il riconoscimento in Italia presso il Ministero dell’Istruzione, anche ai fini di raggiungere una pensione Inps attraverso il riscatto degli anni di studio regolarmente conclusi. Nel regime generale della previdenza sono riscattabili le lauree in teologia e in altre discipline ecclesiastiche conseguite presso facoltà riconosciute dalla Santa Sede. In particolare, il Dpr 63/2019 ha poi incluso, oltre alla teologia e alla sacra scrittura, anche il diritto canonico, la liturgia, la spiritualità, la missiologia, le scienze religiose. Il riscatto della laurea (o del titolo equipollente) è un beneficio universale e trasversale alle diverse gestioni previdenziali, a patto che i periodi da riscattare non risultino coperti da versamenti in qualsiasi altra gestione previdenziale obbligatoria. Non è ammesso invece il riscatto nel Fondo di previdenza dei ministri di culto per il semplice motivo – argomenta l’Inps – che le norme del settore non lo prevedono in maniera esplicita. Oltre alla palese discriminazione, questo riferimento non sarebbe neppure necessario, perché il Fondo già dispone di una norma (art. 27) che lo aggancia automaticamente a tutto quanto costituisca un beneficio nel sistema generale. E tale è, sotto ogni profilo, il riscatto della laurea, come le altre forme di riscatto. La norma è disattesa dall’Inps, contrario inoltre anche a un indirizzo del 2006 della Corte di Cassazione di più ampie vedute e favorevole a non creare barriere per i ministri di culto. © riproduzione riservata
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