L’annuncio di un «vero telegiornale» per bambini e ragazzi non può che suscitare interesse e curiosità. È così che venerdì alle 19,50 ci siamo sintonizzati su Super (canale 47 del digitale terrestre e 625 di Sky) per seguire il debutto del «nuovo magazine» Super! News. Per chi non lo sapesse, l’emittente in questione si rivolge essenzialmente a un target che va dagli 8 ai 14 anni. Per cui, sulla carta, l’operazione appariva meritoria. In quella fascia d’età gli avvezzi ai tg sono merce rara, per non dire inesistente. Il problema, però, è che Super! News del telegiornale ha solo l’ambientazione, ovvero i due giovanissimi conduttori seduti dietro una scrivania, oltre al riquadro in basso a destra con la traduttrice in lingua dei segni. Per il resto si tratta di un breve show di una decina di minuti in cui altri giovanissimi rispondono a quesiti posti (non si sa quanto reali) da telespettatori coetanei attraverso una serie di rubriche lanciate dai conduttori a mo’ (in questo caso sì) di telegiornale, ma più simile a Striscia la notizia che non a un tg tradizionale. Le rubriche sono varie, tutte precedute dal prefisso «Super!» e riguardano l’attività sportiva («Super! Sport»), la moda («Super! Style») e persino i sentimenti («Super! Love»). Si annunciano anche «momenti dedicati a temi più sociali», ma intanto tra le rubriche viste venerdì alcune sono apparse piuttosto frivole come quella ad esempio in risposta a una ragazzina che chiedeva consigli per come vestirsi per andare a una festa. Molto meglio, fortunatamente, quella sulla playlist musicale («Super! Musica») in cui perlomeno si sono date delle informazioni su autori, cantanti e generi musicali. Ciò non toglie che come tg per ragazzi Super! News rappresenti un’occasione persa. Ma forse è solo l’ennesimo caso di tv contaminata dai social e a trarci in inganno è stato il promo.
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