«Il legame con la neve e con quei paesaggi bianchi, incantati, candidi e puri, è sempre stato molto forte. La neve per me significa: libertà, pace e passione. La solitudine che respiravo al contatto con quei paesaggi mi piaceva, non la sentivo ostile, e in quella solitudine potevo pensare. Anche durante gli allenamenti, che spesso si protraevano per lunghi periodi, ero abituata a stare sola. Mi piaceva trovare un'altura ove poter ammirare il paesaggio, un luogo dove pensare, meditare e a volte sognare, perché ho bisogno anche di sognare». Libertà, pace, passione: parole da mistico o poeta che si avvicina a un elemento naturale e fatato, la neve. Non sono parole di un pensatore come Emerson, ma di una delle più grandi sciatrici di fondo di tutti i tempi, Stefania Belmondo. In un volume che raccoglie molte voci di personaggi diversi sul rapporto con la montagna, la plurimedagliata atleta parla anche di solitudine, del silenzio magico della neve. Solitudine, non isolamento: no, essere solo e in armonia con il tutto. Alcuni campioni dello sport sono uomini in cui pensiero e anima nutrono e esaltano la potenza fisica. Damilano, Chechi , Dibiasi, Estiarte, Louganis non sono solo atleti memorabili. Sono modelli mitici di vita e poesia. Ognuno di loro ha un semplice segreto, lo svela Stefania: «a volte ha bisogno di sognare».
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