È piuttosto interessante la docu-serie sulle reliquie che Sky Arte propone il giovedì in prima serata. S'intitola Sacra bellezza - Storie di santi e reliquie e consiste, appunto, in un viaggio tra i luoghi in Italia che custodiscono in preziosi scrigni, spesso all'interno di grandi basiliche, frammenti di corpi o oggetti che la storia e la scienza, ma più che altro la devozione popolare, attribuiscono al Salvatore, alla Madonna o ai santi. Ovviamente, per quanto riguarda Gesù e Maria, si tratta solo di oggetti, essendo Gesù asceso al cielo e Maria assunta in anima e corpo. Per cui si parla di spine, di chiodi e di frammenti della Croce o di cintola, nel caso della Vergine. Ma anche del Velo della Veronica, quello su cui sarebbe rimasta impressa l'immagine del Cristo sulla via del Calvario, anzi: è proprio da questa importante reliquia (custodita a Manoppello, in Abruzzo) che parte il viaggio condotto dalla cantautrice e scrittrice Maria Antonietta, nome d'arte di Letizia Cesarini, da sempre appassionata di storia dell'arte, alla quale perdoniamo l'abbigliamento un po' vintage che fa tanto maestrina d'altri tempi. A parte questo, il suo raccordo tra le storie e gli esperti funziona. Ci spiega anche che il nome Veronica è la contrazione di vera e icona, ossia vera immagine di Cristo. In realtà ci sono poche certezze che lo sia, ma non è questo che conta. Dalla docu-serie, che ci porta ai piedi degli altari di santi conosciuti come Antonio e Ambrogio e di quelli forse meno noti come Caterina da Bologna, arriva il messaggio che le reliquie prescindono dalla verità storica, attingono a ciò che dà un senso in più alla vita e rispondono al bisogno tutto umano di segni tangibili dell'ultraterreno, ma anche di mezzi per facilitare e indirizzare la preghiera. «La reliquie comunque parlano e non smetteranno mai di farlo», come chiosa Maria Antonietta al termine della terza puntata.
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