Domenica prossima 19 febbraio, con la lezione del presidente della Cei cardinale Matteo Zuppi, si conclude, presso una chiesetta del centro di Bologna e nella vasta Chiesa digitale, la “Piccola scuola di sinodalità”: «Ciclo di incontri – recita la presentazione ufficiale – organizzato dalla Fondazione per le scienze religiose di Bologna e dalla Facoltà teologica dell'Emilia Romagna che si inscrive nel cammino sinodale tracciato da papa Francesco» ( bit.ly/3xjXUkP ). Le sessioni, domenicali, sono cominciate l’8 gennaio; ciascuna di esse dura circa un’ora e mezzo e comprende, oltre a un momento di preghiera-canto, tre lezioni di altrettanti docenti, tra i quali un vescovo (l’intero programma è riportato anche su “Avvenire” dello scorso 8 gennaio, a pag. 17). Nell’insieme si tratta di un “collegio” molto ben rappresentativo delle voci che, nella Chiesa, stanno sostenendo con più motivata convinzione i processi sinodali in corso. Non meno rappresentativo il bouquet dei soggetti ecclesiali promotori: aggregazioni ecclesiali, università e facoltà teologiche, giornali (compreso “Avvenire”) e riviste, editori. Come dicevo, il progetto ha fatto decisamente perno sulla comunicazione digitale. Le lezioni sono fruibili, oltre che in presenza, sulla piattaforma Zoom, con le relative possibilità di interazione; le riprese da diverse angolazioni consentono una certa regia, così le immagini non risultano monotone. Un account Twitter appositamente aperto ( bit.ly/40RGzwV ) ne ha accompagnato lo svolgimento, in particolare presentando relatrici e relatori. Un canale YouTube ( bit.ly/3jP6FAg ) consente ai discenti di recuperare le lezioni perdute, sia scaricando l’intera sessione domenicale, sia puntando sull’uno o l’altro dei 21 docenti che le conducono. I numeri che tale copertura digitale restituisce non suggeriscono folle di partecipanti a questa “Piccola scuola”, ma sono incoraggianti. Non si conoscono quelli di chi si è collegato in diretta su Zoom, ma l’account Twitter ha più di 7mila follower, mentre le visualizzazioni delle singole sessioni domenicali su YouTube crescono man mano che ci si allontana temporalmente dall’evento, fino a raggiungere le 3mila per la domenica inaugurale. Del resto sono lezioni impegnative, da fruire senza fretta, magari prendendo appunti.
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