Anche questa ancor giovane rubrica non sfuggirà alla tentazione di fine anno: il bilancio. Per cominciare, i miei conti dicono che, in due mesi, ho già visitato circa 2.000 pagine dei principali siti e blog dediti all'informazione ecclesiale, senza dire di quelle che ho scorso su Facebook. Ma di cosa parlavano?Sul gradino più basso dell'immaginario podio dei temi che questa porzione di Rete ha prediletto si trova l'“intersinodo”: ovvero il dibattito che ha seguito la conclusione del Sinodo straordinario sulle sfide pastorali della famiglia e che sta segnando la preparazione di quello ordinario. In media se ne sono occupate il 4% delle pagine che ho consultato, ma con un andamento irregolare: momenti di maggiore interesse, fino al 15%, si sono alternati ad altri di attenzione quasi nulla.Con maggiore regolarità, percentuali medie intorno al 10% e una punta del 26% dopo Natale, il secondo argomento più presente nell'informazione ecclesiale in Rete è stato quello che chiamerei, anche se il termine non è più di moda, “scontri di civiltà”, ovvero le tante, purtroppo, situazioni, presenti o passate, in cui si esercita violenza in nome della religione e/o contro gruppi identificati a partire dalla religione. Situazioni, spesso, di martirio cristiano.Nessuno si stupirà nell'apprendere che le notizie del “Francesco feriale”, ovvero quelle relative all'attività quotidiana del Papa, e le riflessioni generali sul pontificato, sono risultate, con poche eccezioni, le più frequenti nella circoscritta blogosfera ecclesiale, occupando mediamente il 27% delle pagine che ho aperto, con un massimo del 47% nel giorno in cui il vescovo di Roma ha visitato Costantinopoli.Col suo stile così aderente al Vangelo, papa Bergoglio egemonizza dunque, tra molti consensi e qualche rumoroso dissenso, anche un drappello di media digitali poco o nulla sospettabili di strumentalizzarne l'immagine a fini commerciali. E questa mi pare davvero una bella notizia.
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