Segreti
martedì 17 settembre 2024
Joseph Conrad in uno dei suoi insondabili racconti, “Il Secondo Nero”, abborda il tema del segreto. Ognuno ha questa esperienza, che si avvia nelle prime età: «Sai tenere un…?», «Posso dirti un…?». S’impara presto il disinganno di vederli traditi, divulgati. Da adulti ce n’è di inconfessabili e di estorti. Ce n’è di pubblici, quelli di Stato, che nella nostra storia hanno lasciato impuniti molti crimini. La tenuta di un segreto consiste nel solo accorgimento del silenzio. Ho saputo presto che coinvolge la reputazione. Chi non sa custodire è inaffidabile. Da ragazzo udii per sbaglio un segreto di famiglia. I miei non si accorsero che avevo sentito. Era d’estate e le cicale non bastarono a coprire le loro voci basse da una stanza all’altra. Sta ancora là, inservibile, ormai insignificante, ingiallito come un capo di corredo mai usato. Da scrittore potrei inserirlo in una narrazione, cui è concesso di mescolare una realtà all’invenzione. Potrei, ma urto con la mia costituzione. Oggi si sta in un ambiente intercettabile e un semplice apparecchio elettronico registra e spia anche da spento voci e spostamenti. Esiste un diritto alla riservatezza, ma mi è indifferente. Non mi disturba essere spiato. Chi si da questo compito con me perde, come si dice a Napoli, il tempo e la serenata. © riproduzione riservata
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