giovedì 3 ottobre 2019

Nicolas Ferment elabora un Trittico, detto del Roveto, in cui la visione di Mosè si fonde con il mistero dell'Incarnazione. Una straordinaria catechesi sulla verità espressa dai Padri della Chiesa: Maria è il Roveto ardente che non brucia. Maria partorisce vergine, maternità e fecondità unite da un Mistero incomprensibile agli uomini, come la coesistenza tra le fiamme e la legna di un roveto. L'iconografia cristiana, seguendo le interpretazioni dei Padri, ha visto nel roveto ardente la profezia della Vergine Maria. Così l'Icona di Maria Roveto Ardente è antica e molto venerata in oriente.

Nicolas Froment, un pittore francese del XV secolo, su invito del re Renato d'Angiò realizza, appunto, il Trittico del Roveto Ardente, al cui centro abbiamo la bella immagine dello stesso mistero. Mosè riceve la visita di un angelo e vede il roveto che arde senza bruciare. L'angelo porta un medaglione con dipinta la scena di Adamo ed Eva davanti all'albero del bene e del male, questo potrebbe far pensare all'angelo Uriele che, secondo la tradizione ebraica è l'angelo posto a custodia del giardino dell'Eden. Certo è che qui si annuncia a Mosè che quel giardino presto verrà riaperto all'uomo grazie a uno nato da donna. Per questo l'angelo in questione potrebbe essere anche assimilato a Gabriele che, con l'annuncio a Maria, segna il compimento della riapertura dell'Eden. Tra il roveto in fiamme appare la Vergine Maria che tiene fra le braccia il Figlio. Dio parla a Mosè da un roveto perché, come commentano i rabbini, il roveto è una pianta dolorosa e rivela al popolo la funzione salvifica di sofferenza che egli dovrà percorrere lungo i secoli e tra le nazioni. Ed è qui, nel roveto, che Dio rivela a Mosè il suo nome proprio, la sua identità di Signore. Forse per questo Gesù tiene in mano uno specchio in cui si vede riflessa sia la sua immagine che quella della Madre: sono essi lo specchio di quell'annuncio simbolico. Lo stesso roveto è anche un roseto, segno di purezza, ma anche di dolore. In un tempo, il nostro in cui vita e morte, dolore e felicità, sembrano confondere il loro senso occorre pregare questa Vergine possente. Nello specchio del divin Figlio si riflette quella giustizia che sola può portare l'uomo alla verità della sua origine e del suo compimento. Alla verità dell'Alleanza con il Dio della vita.

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