Oltre agli assegni per la vecchiaia e ai contributi dei lavoratori, l'Inps deve gestire anche le tasse per i 14 milioni di pensionati che sono soggetti all'Irpef. Ogni anno, nella stagione del 730, il titolare della pensione può demandare all'ente di inserire direttamente nelle successive rate dell'assegno anche la liquidazione (mod. 730/4 a credito o a debito) della sua dichiarazione fiscale.
L'Istituto di previdenza assicura che – se il pensionato lo indica come suo sostituto d'imposta – provvederà anche per il 2021 a eseguire nei tempi previsti le operazioni di conguaglio derivanti dal 730. Questo presuppone che il dichiarante del modello precompilato percepisca in questo anno una prestazione imponibile Irpef, come la pensione di vecchiaia o di reversibilità, l'indennità di disoccupazione ecc.
Diversamente, l'ente non può agire (è il cosiddetto "diniego") qualora il dichiarante sia beneficiario solo di una prestazione di tipo assistenziale, come l'assegno sociale, il bonus bebè, l'invalidità civile, gli assegni familiari ecc., anche se ha ricevuto una Certificazione Unica per l'anno precedente.
Più interessante è che il pensionato può subito verificare l'esito del suo 730 e le operazioni che saranno effettuate dall'Inps, cioè le trattenute o i rimborsi nelle successive mensilità della pensione, accedendo sul sito dell'ente (con le necessarie credenziali di autenticazione come Pin, Spid ecc.) al servizio "Assistenza fiscale (730/4): servizi al cittadino". Oltre che sul sito internet questa opportunità è disponibile anche nell'app "INPS mobile" scaricabile da Play Store e da App Store. L'Inps precisa tuttavia che, se i dati del 730 vengono trasmessi nei mesi di luglio e seguenti, non è possibile garantire il numero di rate scelto dal dichiarante per il versamento di importi a debito. Inoltre, in caso di impedimenti (decesso del contribuente, incapienza dei pagamenti ecc.) inviterà gli eredi a provvedere al versamento degli importi residui.
Sempre sul sito Inps, il contribuente (cioè il dichiarante e per il coniuge se la dichiarazione è congiunta) può trasmettere online, entro la scadenza del 10 ottobre 2021, l'eventuale annullamento o variazione del secondo acconto dell'Irpef o cedolare secca. Resta infine confermato il calendario del 730, come nel 2020, che deve essere presentato non oltre il 30 settembre 2021.
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