“Scomparsi” fa luce su casi misteriosi
mercoledì 27 febbraio 2019
«Ogni giorno in Italia scompaiono tre persone. Un popolo di vite sospese, sparite nel nulla». Inizia con questo riferimento ogni puntata della nuova serie di Scomparsi in onda il martedì alle 22,00 su Crime+Investigation (canale 118 di Sky). Sei nuove storie di sparizioni misteriose sulle quali cerca di far luce Pietro Orlandi, fratello di Emanuela, che incontra i familiari e gli amici di persone che, come nel caso di sua sorella, non hanno fatto più ritorno a casa. Con l'aria dell'investigatore sui generis, ma anche con la sensibilità di chi condivide lo stesso destino, Orlandi raccoglie i ricordi, le ipotesi, le angosce e le speranze di coloro che da anni vivono, come lui, nell'attesa. Emanuela Orlandi sparì a Roma nel lontano 1983. Il primo episodio della seconda stagione, ieri sera, ha cercato di far luce su un caso molto più recente, la scomparsa di Domenico D'Amato, in arte Dome Dama, giovane rapper sparito a Molinella, in provincia di Bologna, nel febbraio 2017. Punto di partenza dell'indagine il fratello Tommaso (l'ultimo ad avere incontrato il congiunto), poi la madre Rita, quindi la sorella Sara e l'amico e «socio musicale» Cekkino. Ma è grazie a un avvocato, Barbara Iannuccelli, che il caso inspiegabilmente e rapidamente archiviato viene riaperto e collegato alla caccia a Igor il Russo, nella stessa zona, negli stessi giorni. Ma il vero mistero di Dome Dama sembra nascosto nei testi delle sue canzoni, ricchi di sfoghi e di indizi di una vita, seppur giovane, già segnata dai drammi familiari e non solo. Il programma, più che sulle indagini, punta sull'emozione suscitata dalle testimonianze. Il pianto della sorella di Domenico diventa coinvolgente quando ammette che la loro non è una famiglia. Da sottolineare anche l'uso di una tecnica particolare per cui la voce del testimone non va immediatamente in sincrono con l'immagine. Si tratta di un modo per dare forza all'espressione della sofferenza sul volto silente degli intervistati. Al di là della presa emotiva, Scomparsi ha il merito di richiamare l'attenzione su casi, che a differenza di quello di Emanuela Orlandi, che gode di una forte esposizione mediatica a volte persino eccessiva, rischiano di finire nel dimenticatoio.
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