Darkus e Baxter si incontrano per caso e inevitabilmente diventano amici. Davvero uno strano caso; il perché è presto detto: se Darkus è un tredicenne curioso e sveglio, Baxter è uno scarabeo rinoceronte gigante, dagli straordinari superpoteri. E non è cosa che succeda proprio tutti i giorni. Non solo è stato l’insetto a scegliere il suo compagno d’avventure ma presto si dimostra addirittura capace di comunicare con lui. L’avventurosa storia di Darkus – raccontata nel romanzo d’esordio della giovane autrice inglese M.G. Leonard Il ragazzo degli Scarabei (De Agostini; 14,90 euro) - comincia però molto prima. Dall’infelice giorno dell’improvvisa e inspiegabile scomparsa di suo padre, famoso entomologo, da una stanza segreta del Museo di Storia Naturale. Rimasto solo e affidato alle cure dello svagato zio Max, egittologo anche lui di fama, Darkus si convince presto che ci sia un misterioso intrigo dietro la sparizione del papà. Con l’aiuto di Baxter, di due compagni di scuola altrettanto grintosi e dello zio Max, il ragazzo si mette sulle tracce del papà, incontrando ovviamente infiniti ostacoli e affrontando altrettanti pericoli.
Prima finendo tra le grinfie di due loschi figuri, due omaccioni repellenti che vivono in una stamberga stracolma di immondizia e di insetti, poi tra quelle della malefica Lucretia Cutter – un personaggio che ricorda in perfidia Crudelia Demon – ex scienziata passata al mondo della moda, disposta a tutto pur di impadronirsi degli insetti più rari per trasformarli in altrettanto preziosi gioielli. Nella lotta contro i cattivi, è ovvio, i buoni trionfano ma non si pensi che la vicenda si concluda all’ultima pagina. Il seguito del romanzo in Inghilterra uscirà in aprile. Comunque l’avventura di Darkus continua con contenuti extra e tanti giochi grazie a una App gratuita (compresa nel prezzo del libro) che si scarica da iStorie. Per scoprire come averla basta connettersi con istorie.deagostinilibri.it. Dai 12 anni
Le grandi domande appartengono anche più piccoli. La sofferenza, la morte, la felicità, l’amicizia, insomma i quesiti sul senso dell’esistenza sono temi che non sono solo patrimonio del mondo adulto. Il viaggio di Lea (Einaudi Ragazzi; 14 euro) questi interrogativi li prende di petto, con la delicatezza necessaria e la fantasia a fare da cifra stilistica.
Guia Risari offre al lettore il fantasmagorico viaggio di una ragazzina che ha perso improvvisamente i genitori in un incidente e che deve cercare lontano dal suo mondo le ragioni e il senso della propria sofferenza. Come curare il dolore e (forse) guarire. Si mette alla prova Lea, lascia il nonno che si è preso cura di lei e parte per un viaggio senza meta certa in compagnia di una gatto parlante e della propria ansia di capire, con il desiderio di trovare qualcuno capace di rispondere ai suoi tanti perché. E gli incontri ci sono, numerosi e stravaganti. La bambina interrogherà persino la Morte in persona. Da tutti riceverà pezzi di verità che incastrati gli uni agli altri l’aiuteranno a trovare la pace tanto cercata e la voglia di tornare a casa. “Il viaggio di Lea” è uno dei cinque volumi selezionati per la fascia +11 del Premio Strega Ragazze e Ragazzi che sarà assegnato durante la Fiera del libro per ragazzi di Bologna. Dai 14 anni.
Quando Beniamino viene al mondo il parentado si sbizzarrisce in regali di ogni genere. Si sa come vanno queste cose: pezzi di corredino, giocattoli, peluches, persino oggetti preziosi… Solo la nonna di Beniamino, che è tipo piuttosto anticonformista, arriva con una regalo fuori dal coro che crea subito qualche disagio: una valigia rosa. Che ci azzecca una valigia rosa per un neonato nessuno lo capisce.
Tra l’imbarazzo del papà e la contrarietà della mamma di Beniamino per la scelta stramba della suocera sta l’interesse e la felicità del bambino che, a dispetto dei genitori, presto si affeziona alla propria valigia, come a un giocatolo caro. Un jolly che lo accompagnerà senza timori per tutta la vita. Con La valigia rosa (Edizioni Clichy; 17 euro) Susie Morgenstern suggerisce con raffinato umorismo agli adulti il coraggio delle scelte controcorrente oltre che il diritto dei bambini di scegliere liberamente le cose con cui giocare e a cui affezionarsi. Le spiritose illustrazioni dall’inconfondibile tratto di Serge Bloch, infine,fanno di questo albo un gioiellino da condividere con lettura ad alta voce tra adulti e piccolini. Dai 5 anni.