Olimpiadi 1968: il giorno del pugno chiuso
lunedì 8 maggio 2017

La foto è di quelle che non restano solo negli annali sportivi del ‘900. Quell’immagine ha segnato una grande svolta nella pubblica denuncia della violazione dei diritti umani in un’America ancora segnata dal razzismo. Lo scatto datato 16 ottobre 1968 immortala tre atleti sul podio con la medaglia al collo in un grande gesto di protesta: siamo a Città del Messico alla diciannovesima edizione delle Olimpiadi. Si è disputata la finale dei duecento metri piani. Una gara con cui il nero Tommie Smith ha conquistato il record del mondo, che rimarrà imbattuto per undici anni. Con l’argento al collo c’è l’australiano Peter Norman che di un soffio ha battuto un altro nero, medaglia di bronzo, John Carlos nato e cresciuto a New York, ad Harlem. Senza scarpe, con i soli calzini neri ai piedi entrambi gli atleti neri - Carlos con una collana di perline al collo e Smith con una sciarpa nera - accolgono l’inno americano a capo basso, alzando entrambi la mano coperta da un guanto nero. L’australiano Peter Norman condivide la protesta ostentando un distintivo che inneggia ai diritti umani. Cosa mai vista: la voce dei neri che all’epoca ancora patiscono povertà, ingiustizie e discriminazioni si fa sentire con coraggio e senza violenza. Ma dopo un momento di silenzio la folla esplode in urla, insulti e fischi e da allora la vita dei tre non sarà più la stessa. Ricostruendo “il giorno del pugno chiuso” a Città del Messico, Paola Capriolo racconta la vita dei tre atleti, il loro impegno sportivo e il loro coraggio nel denunciare il clima di violenza e razzismo ancora imperante in America, e il prezzo di quel gesto di civiltà pagato con l’esclusione dal mondo dello sport.


Le Olimpiadi del coraggio è una delle prime uscite della nuova collana targata Einaudi ragazzi “Semplicemente eroi”, storie di gente comune entrata nella Storia per aver agito in nome di un ideale, uomini e donne che di fronte alle ingiustizie non sono rimasti a guardare. Come gli abitanti di Lampedusa, l’isola al centro delle rotte dei migranti, di cui racconta Antonio Ferrara in Casa Lampedusa. Una storia che mescola attualità e fiction raccontata dal punto di vista di Salvatore, ragazzino timido e riflessivo che deve fare i conti con la presenza di Khalid, un giovane profugo ospitato in casa dai suoi genitori. Dai 12 anni

L’arrivo di un nuovo ospite è sempre motivo di curiosità e di frenesia alla fattoria. Ma quando un cucciolo dall’aria sperduta si presenta nell’aia, il gatto, il maiale, la gallina e la mucca cambiano idea: nessuno sa dire di che razza sia quella creatura ma dopo aver consultato l’enciclopedia i quattro inorridiscono. Una tigre. Quel piccolo esserino è nientemeno che una tigre. Tanto basta perché, presi da grande fifa, gli animali cerchino riparo su un albero e da lì comincino a sollecitare il piccoletto ad andarsene. Quello, gli urlano, non è posto per lui, che se ne torni nella giungla.


E non sentono ragioni, anche se il cucciolo spiega loro che della giungla lui non sa nulla e che possono stare tranquilli, perché lui adora il parmigiano, i biscotti e il cioccolato… Chi è il misterioso bestiolino, da dove arriva e che ci fa alla fattoria sono interrogativi che ciascun lettore deve scoprire da sé, pagina dopo pagina ne L’ospite inatteso (La Margherita; 14 euro), realizzato a quattro mani da Eléonore Thuillier e Clotilde Goubely. Un albo delizioso che intrecciando umorismo e tenerezza racconta che le apparenza spesso ingannano e che la diversità non deve farci paura. Dai 3
anni

Un libro da leggere insieme quando è ora di fare la nanna. Sarà che gli sbadigli sono contagiosi, sarà che si comincia con due bambini (ritratti nei risguardi iniziali del volume) dalle facce molto assonnate, l’albo intitolato senza mezzi termini Sbadigli (Il Castoro; 13,50 euro) è perfetto per conciliare il sonno.


Basta abbassare le luci, rilassarsi, leggere sottovoce e seguire le bocche spalancate che si susseguono di pagina in pagina. Marco Viale ci racconta cosa succede uno sbadiglio dopo l’altro. E quanto sia difficile frenarsi. Ma poi perché frenarsi se si è tranquillamente infilati sotto le coperte? Guardare per credere cosa è successo ai due bambini ritratti nei risguardi finali del libro… Buonanotte! Dai 3 anni

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