Le sorelle fanno spesso così, prima t’invitano a giocare poi spariscono. E ai fratelli tocca andarle a cercare. È vero che la curiosità è una virtù, e che l’essere di famiglia aiuta a immaginare certi itinerari, però il mondo è così grande e complicato che trovare una topolina è come cercare un ago in un pagliaio. Tanto più se la ricerca è un viaggio avventuroso attraverso colline, boschi, montagne a picco sul mare, antiche città diroccate, foreste e giardini popolati da una enorme moltitudine di personaggi. Tutti incredibili e grotteschi.
Dopo “Passeggiata col cane”, l’editore Camelozampa pubblica un altro albo dello svedese Sven Nordqvist - uno degli autori e illustratori nordici per bambini più conosciuti anche all’estero – sempre nel solco dei wimmelbuch, i libri “brulicanti” cari alla tradizione nordica, che sono un invito a soffermarsi a lungo, a osservare con attenzione ogni dettaglio in pagine traboccanti di elementi. Dov’è mia sorella? (20 euro) è un nuovo divertente viaggio attraverso mondi fantastici sbalorditivi, paesaggi irreali e creature esagerate che nascondono la topina di cui si sono perse le tracce. Unici indizi un ciuffetto biondo e un paio di calzoncini rossi. Un volume da sfogliare e leggere e rileggere con gli occhi, insieme piccoli e adulti, assaporando il piacere di perdersi nella fantasia delle immagini. Dai 4 anni
È una verità così semplice e immediata da venire spesso dimenticata: quando si è tristi bisogna pensare alle cose belle. Ciascuno ha le proprie, quei gesti, quei momenti che ci riempiono il cuore, spazzando via dispiaceri, dolori o nostalgie. Hervé Epèarvier e Soledad Bravi ne hanno fatto addirittura un catalogo con Il libro delle cose belle (Edizioni Clichy; 19 euro) snocciolando un bell’elenco di momenti antidoto alla tristezza.
La felicità è un abbraccio caldo e avvolgente ma non solo. Ecco la sorpresa di una coccinella che si posa sul braccio, la gioia di fare il cavalluccio sulle ginocchia di papà, un tuffo in piscina e il su e giù in altalena. Per non dire dello spettacolo di un arcobaleno, dell’acquolina scatenata da un piatto di spaghetti al pomodoro o della goduria dell’erba fresca sotto i piedi…. Un albo colorato, con grandi figure dai contorni neri e definiti, tanto attraenti per i più piccoli, con cui il gioco può continuare oltre le pagine del libro. Dai 3 anni
Crescere significa anche trasgredire, provare a se stessi che si sa fare da soli. Che si è capaci di affrontare il mondo sperimentando la propria autonomia. Perché, come recita l’esergo aristotelico dell’albo Forse… (Lapis; 15 euro), firmato da Chris Haughton, “alcune cose s’imparano solo facendo”.
E rischiando di sbagliare o di correre qualche rischio. Succede alle tre scimmiette protagoniste della storia, messe in guardia dalla madre sul pericolo di avvicinarsi all’albero di mango, dove stazionano spesso le tigri. Le piccole però adorano i mango e la tentazione di andare a dare una sbirciatina è troppo forte. Se le tigri non ci fossero sarebbe inutile rinunciare a una deliziosa scorpacciata di frutta. Forse le odiose nemiche si aggirano altrove. Forse… Le tigri invece ci sono eccome. E quindi? Un finale affatto scontato incuriosirà i piccoli lettori. Dai 3 anni
Cosa significa essere coraggiosi? Il coraggio esenta dalla paura? Il piccolo Eliot, leoncino principe della savana che un domani sarà re vuole dimostrare a se stesso e agli amici di essere all’altezza del compito che dovrà assumere. E di sapere affrontare i pericoli, anche quelli più estremi, con coraggio.
E così lancia una sfida: tuffarsi nello stagno saltando dal ramo di un albero. Lui, naturalmente salterà da quello più alto, per dimostrare di che stoffa è fatto. Sarà una decisione opportuna o un po’ avventata? Ma un buon re può essere imprudente e frettoloso nelle scelte? Il dilemma si risolve con intelligenza in Salta Eliot! un albo Babalibri (12,50 euro) firmato da Jean Leroy e Oliver Dutto. Dai 3 anni