L'incredibile viaggio del bacio lanciato in aria
lunedì 17 settembre 2018

Nell’affidare i loro baci alla spinta di un soffio i bambini sono specialisti. I loro baci appoggiati sulle manine volano nell’aria verso le persone a cui vogliono bene. Ma nessuno sa che un bacio lanciato nell’aria fa un viaggio misterioso quanto incredibile verso infinite mete. Proprio un viaggio come quello di una lettera che si imbuca o un messaggio affidato a un piccione viaggiatore.

La differenza è che quel bacio portato dal vento è capace di moltiplicare la propria forza e di raggiungere a catena un’infinità di persone. Perché il bene è contagioso e sa allargarsi a macchia d’olio. È un piccolo spaccato di affetto quello raccontato in questo albo da Manuela Monari con le delicate e poetiche illustrazioni di Evelyn Daviddi, Un bacio in viaggio (Zoolibri; 15 euro). Succede – lo capiscono anche i lettori più piccini se un adulto li accompagna in questo percorso - che un piccolo bacio spedito alla nonna, come un telefono senza fili viene passato al nonno che a sua volta lo porta al fratello in partenza per un lungo viaggio. E da qui il bacio riparte per un altrettanto lungo giro del mondo a confortare tanti cuori con il suo carico d’amore. Dai 3 anni

Parlare ai più piccoli di temi ambientali è non solo utile ma doveroso. Certo non si può farlo in modo pedante; ci vogliono arte, idee inconsuete, immediatezza. Un autore e illustratore come Stéphane-Yves Barroux – nato a Parigi ma vissuto per gran parte dell’infanzia nell’Africa del Nord - ci riesce sempre benissimo grazie alla sua sensibilità e alle sue storie garbate e coloratissime che sotto un’apparenza semplice e svagata veicolano sempre lampi di riflessioni sostanziose. Succede così anche in questo nuovissimo albo pubblicato da Sonda, Dove vi siete nascosti? (13,90 euro) dove la gara di nascondino organizzata per il re Leone afflitto da una noia incurabile diventa occasione per parlare del rischio estinzione di alcuni animali.

Il gioco funziona: chiamati a partecipare tutti i sudditi, ovvero tutti gli animali del regno, il re leone percorre in lungo e in largo i suoi possedimenti scova gli animali, si diverte un sacco e ritrova il sorriso. Ma proprio sicuro di averli trovati tutti? Qualcuno manca all’appello? Che fine hanno fatto il dodo, la tigre della Tasmania, il grizzly della California o il rospo dorato? In quattro pagine finali alcune schede illustrate raccontano le specie in pericolo o già dichiarate estinte. Dai 4 anni

Il Gigante di cui si racconta l’arrivo a Parigi non è un mostro in carne e ossa pronto a divorare sventurati Pollicini incrociati nel suo cammino. E’ una costruzione dalle misure spropositate che cerca un luogo in cui installarsi. L’occhio degli adulti riconoscono immediatamente il profilo della gigantesca Tour Eiffel, il monumento di ferro simbolo della Ville Lumière. Ma qui, in questo volume sostanzioso, dalle pagine solide e resistenti alla smania stropicciosa dei piccoli lettori, della Tour non si fa menzione.

Piuttosto è la forma, frammentata graficamente, a raccontare la storia di un Gigante ingombrante e sorprendente che attraversa la capitale con una certa difficoltà, dovendo fare i conti con le proprie dimensioni extra large. Impossibile attraversare ponti, salire su una barca lungo il fiume, tantomeno infilarsi in metropolitana… E dunque? Una storia a pezzetti e a lieto fine che può continuare come un gioco grazie ai sei pezzi incastrati nella copertina cartonata uguali a quelli della storia. Ciascuno può combinarli secondo la propria fantasia. Il Gigante arriva a Parigi è opera di Ginevra Dondina ed Emiliano Mattia Fadda per Giralangolo (17,50 euro). Dai 5 anni

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