In tempo di crisi, i conti sono presto fatti. Se si assottiglia il monte complessivo delle retribuzioni e degli stipendi, ne consegue che si riducono le entrate dell'Inps provenienti dai minori contributi dei lavoratori. La connessione emerge, in modo chiaro, dagli ultimi dati della gestione finanziaria rilevati dall'Istituto di previdenza e tocca in pratica tutti i settori sociali del lavoro dipendente e autonomo.
Non si sottrae all'analisi anche la stessa Gestione Separata dei lavoratori parasubordinati (co.co.pro e professionisti senza cassa di previdenza) che, ancora per diversi anni, costituirà il ricco forziere di riserva dell'ente di previdenza. Questo, tuttavia, a spese di una categoria di assicurati, in bilico tra i labili confini del precariato e del lavoro dipendente camuffato, e soggetta ad una ritenuta per le pensioni cresciuta da ultimo fino al 26,72%. Se si aggiunge inoltre la certezza di raggiungere nella vecchiaia una pensione talmente irrisoria da essere «a rischio di sommovimento sociale» (nelle parole del presidente dell'Inps Mastrapasqua), il quadro è completo nella sua criticità.
Sul disagio contributivo dei collaboratori e dei professionisti iscritti, tentati da comportamenti di evasione, è calato ora il "collegato lavoro" " la legge 183 approvata dalla Camera un mese fa " che introduce il reato di «omessa contribuzione previdenziale» anche nella Gestione separata Inps. Reclusione fino a tre anni e multa fino a 1.032,91 euro colpiscono il datore di lavoro/committente che non versa nei termini la ritenuta previdenziale sui compensi dei collaboratori. Tuttavia il committente esce indenne dal reato se provvede al pagamento dovuto entro tre mesi dalla contestazione dell'Inps. La nuova sanzione segue le stesse regole in vigore per il lavoro dipendente; ne consegue che non si applica al settore dei liberi professionisti iscritti all'Inps.
Professionisti senza cassa. Ultime ore a disposizione dei liberi professionisti senza una propria cassa di previdenza per i contributi pensionistici dovuti alla Gestione separata per il 2010. Per i titolari di partita Iva (consulenti, informatici ecc.) scade oggi il pagamento del secondo acconto " dopo il primo anticipo versato in occasione di Unico 2010 " calcolato sul reddito professionale denunciato per il 2009, entro un massimale di 92.147 euro.
Il versamento dei contributi in acconto è sospeso per i liberi professionisti residenti nei territori colpiti dal terremoto in Abruzzo. La sospensione non opera per chi collabora con pubbliche amministrazioni, in quanto la legge 290/2006 ha limitato al solo settore privato l'applicazione delle ordinanze della Protezione civile in materia di sospensioni contributive.
Analoghe misure sono state previste dal Ministero dell'Economia per i residenti nei comuni del Veneto colpiti dalle recenti alluvioni. Il decreto ministeriale, già pubblicato dal Ministero sul proprio sito, riporta l'elenco nominativo dei beneficiari.
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