Quattordicesima, bonus, somma aggiuntiva. Ai pensionati poco importa il nome dell'aumento straordinario per le pensioni più basse stabilito dalla legge 127/07. Per gli interessati, il dato essenziale è che arrivi un aumento sulla rata di pensione. E l'aumento, il cui importo è esentasse e variabile in base agli anni di contributi versati e alla gestione di appartenenza, è già pronto per essere pagato dall'Inps con la prossima rata di ottobre e dall'Inpdap con la rata di novembre. Lo riceveranno tutti i pensionati con almeno 64 anni di età e con un reddito personale nel 2007 non superiore a 8.504,73 euro. A questo limite concorrono tutti i redditi di qualsiasi natura, compresi quelli esenti dall'Irpef.
Bonus ai sacerdoti. Quanti sacerdoti sono nelle condizioni per poter riscuotere la somma aggiuntiva? Fra i requisiti necessari per avere l'aumento valgono soprattutto l'età e il reddito personale. Nulla da dire sull'età dei sacerdoti pensionati: tutti hanno già alle spalle l'età dei 64 anni. Cosa diversa invece per il reddito, che è costituito essenzialmente dalla remunerazione che spetta all'interno del sistema di sostentamento del clero. Il sostegno mensile stabilito per i sacerdoti abili a prestare un servizio a tempo pieno - al netto dei contributi previdenziali dovuti al Fondo Clero dell'Inps e al lordo delle ritenute fiscali - può variare da un minimo di 925,60 euro per dodici mensilità, fino ad un massimo di 1.723 euro per dodici mensilità, con qualche euro in più per i sacerdoti dichiarati invalidi per il ministero.
Annualmente viene quindi superato da tutti il limite degli 8.505 euro, così da essere nelle condizioni di non avere diritto all'aumento.
Tuttavia dal 1° ottobre l'Inps pagherà ugualmente la quattordicesima (circa 39 euro mensili) ad 8.323 pensionati su i 15 mila in carico al Fondo clero. Purtroppo si tratta di un disguido verificatosi nella banca dati dell'Inps durante il riscontro degli aventi diritto. Infatti, i sacerdoti che riceveranno ora il beneficio dovranno restituirlo nel corso del 2008, seguendo le indicazioni che saranno date dall'Istituto di previdenza.
Il disguido sarà corretto al termine di una vasta operazione di accertamento dei redditi ancora sconosciuti all'Inps, lanciata per l'occasione in questi giorni. Può accadere pertanto che il modulo di verifica dei redditi possa essere stato inviato anche a sacerdoti diversi dagli ottomila. La richiesta dell'Inps, che deve essere ovviamente soddisfatta, non può essere considerata come conferma del diritto all'aumento della pensione. L'esclusione dei sacerdoti da questo bonus è purtroppo nei fatti e nella legge.
Ma già da tempo, ancor prima che si parlasse di un aumento straordinario delle pensioni, i sacerdoti più anziani premono sul sistema di sostentamento per ottenere un bonus sulla remunerazione al momento in cui raggiungono i 75 anni di età. Non la quattordicesima ma almeno una tredicesima.
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