Non è ancora la soluzione definitiva, ma il passo compiuto dalla Camera mercoledì scorso è decisivo per restituire a tutti i lavoratori, dipendenti e autonomi, il pieno diritto al cumulo dei contributi versati in gestioni previdenziali diverse. Negli ultimi mesi, le operazioni di trasferimento dei contributi sono divenute praticamente impossibili in seguito alla manovra finanziaria della scorsa estate (legge 122/2010). In un solo colpo la manovra ha cancellato il diritto dei dipendenti pubblici, civili e militari, a transitare gratuitamente all'Inps (legge 322/1958) e ha reso inoltre oneroso il cumulo dei contributi nell'assicurazione generale (legge 29/79). Sotto la scure della manovra sono caduti, in particolare, gli iscritti Inps dei fondi di previdenza dei telefonici, degli elettrici e le dipendenti statali.
Il provvedimento approvato dalla Camera – la mozione Cazzola-Gnecchi col voto unanime di tutti i partiti – impegna il Governo a intervenire sulla materia in maniera organica ed equilibrata. L'obiettivo finale è il diritto a un unico trattamento pensionistico con il cumulo, senza penalizzazioni, dei periodi assicurativi non coincidenti, di qualsiasi durata, posseduti presso le diverse gestioni.
Sulla materia concorrono oggi diverse disposizioni che prevedono il cumulo attraverso la ricongiunzione onerosa (legge 29/79) oppure la totalizzazione (legge 247/2007). È quest'ultima, in particolare, che viene impedita, in diversi casi, dal requisito minimo di 3 anni di contributi versati nelle gestioni interessate, un requisito per il quale si auspica la totale abrogazione. Le modalità della vita lavorativa inducono oggi molti lavoratori a passare dal lavoro dipendente a quello autonomo o a progetto, restando però penalizzati, in base alle attuali norme, sulla maturazione del diritto alla pensione ed anche sul sistema di calcolo applicato per definire l'assegno mensile. Anche sulla ricongiunzione onerosa è stato richiesto un intervento retroattivo, attraverso una interpretazione autentica sulla sua effettiva applicabilità.
Legge 322. L'Inps chiarisce gli effetti della cancellazione della vecchia legge che consentiva, in caso di mancato raggiungimento del diritto alla pensione nel fondo di appartenenza, il trasferimento gratuito dei contributi nell'assicurazione generale obbligatoria. La manovra finanziaria dello scorso anno ha disposto invece il cumulo a pagamento dei contributi a partire dal 1° luglio 2010. La cancellazione della legge 322 è invece operativa dal 30 luglio 2010. L'Istituto precisa che questa differenza di date consente ancora oggi di poter ottenere il trasferimento gratuito della posizione contributiva nell'assicurazione generale ai lavoratori che non avevano raggiunto i requisiti per la pensione prima del 30 luglio 2010. Sono interessati gli iscritti ai Fondi elettrici e telefonici, anche se avevano già avviato la ricongiunzione onerosa. Le domande si presentano entro il prossimo 19 novembre.
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