Una mission impossible per la Commissione lavoro della Camera. È all'esame in questi giorni la proposta congiunta (C/225 Fedriga e C/929 Gnecchi) per modificare le regole sulle ricongiunzioni dei contributi pensionistici che numerosi lavoratori possiedono sparsi fra gli archivi della previdenza.Dopo la chiusura dell'Inpdap e della vecchia legge 322 sul trasferi-mento gratuito dei versamenti al Fondo Inps dei lavoratori dipendenti, le ricongiunzioni richiedono oggi un costo insostenibile per gli interessati, al punto che col provvedimento allo studio della Commissione si propone la totale abolizione degli oneri richiesti per i trasferimenti all'Inps. Non solo, ma anche la possibilità di ottenere dall'Istituto la restituzione di quanto sia stato già versato. Trattamento di favore anche per coloro che hanno accettato gli oneri della ricongiunzione, oppure la totalizzazione dei contributi, pur di raggiungere il pensionamento. Potranno chiedere il ricalcolo più favorevole di queste operazioni entro dodici mesi dall'entrata in vigore della nuova legge.Infine, per i già pensionati, la facoltà di utilizzare gli scampoli di contributi per ottenere una pensione supplementare (col calcolo contributivo) dalla gestione previdenziale che li conserva. Questo indipendentemente dal fondo che ha provveduto alla liquidazione della pensione già in corso.Anche contro il pacchetto "ricongiunzioni", impensabile dopo la riforma Fornero, è stato opposto dal ministero del Lavoro il solito ostacolo della mancanza delle risorse necessarie per un provvedimento di questa portata. Il finanziamento sarebbe invece rinvenibile - a parere della Commissione - iniziando dal cancellare il requisito di 20 anni di contributi oggi richiesto per il cumulo dei versamenti (legge 228/2012). Inoltre la legge di stabilità 2015 offre margini di manovra grazie ai risparmi che derivano dal nuovo limite all'importo delle pensioni, comprese quelle già liquidate, che non potrà essere superiore a quello spettante con le norme ante riforma. Inarcassa. A conferma della validità della proposta in esame alla Camera, le ricongiunzioni gratis sono già una realtà presso Inarcassa. Dal prossimo 1° gennaio, i 170 mila ingegneri e architetti iscritti alla Cassa professionale possono chiedere il cumulo gratuito di tutti i pe-riodi lavorativi (sia ante sia post Fornero) versati ad enti diversi. Il beneficio è esteso anche ai professionisti, non ancora pensionati, che in passato hanno dovuto rinunciare ad una ricongiunzione a pagamento. Il provvedimento consente una ricostruzione di carriera che valorizza, in particolare, gli spezzoni di contributi altrimenti inutilizzabili.
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