Sono ampiamente utilizzate dalle aziende che lavorano metalli, nelle fonderie, nel settore petrolchimico, nei processi chimici e in genere come isolanti e rivestimenti a difesa di radiazioni e di alte temperature. Parliamo delle "ceramiche refrattarie", utilissime ma con un particolare difetto: sono cancerogene, semplicemente per via inalatoria, proprio come l'amianto, e del quale spesso sono un sostituto nel corso delle lavorazioni industriali. Alcune indagini epidemiologiche hanno rilevato un incremento dei tumori polmonari e dei mesoteliomi nelle fasce dei lavoratori occupati nel settore della produzione delle ceramiche refrattarie.
La legge di bilancio dello scorso anno ha pertanto esteso agli addetti esposti al rischio specifico delle fibre ceramiche gli stessi benefici previdenziali riconosciuti ai lavoratori esposti al rischio amianto.
La nuova agevolazione pensionistica, applicabile con effetti dal 2018, è stata ora regolata dall'Inps (circ. 119 del 19 agosto), tenendo conto delle regole intervenute nel corso degli anni per il settore dell'amianto. È riservata ai lavoratori che sono stati occupati per almeno dieci anni, anche non consecutivi, nei reparti per la fabbricazione delle ceramiche refrattarie.
Il beneficio si applica, indipendentemente dalla gestione previdenziale di assicurazione del lavoratore, solo sulla quota di pensione calcolata col sistema retributivo e consiste:
a) nella rivalutazione dell'1,5 dei periodi di lavoro svolti nei reparti fino al 30 settembre 2003, utile sia per il diritto sia per la misura del trattamento pensionistico.
b) nella rivalutazione dell'1,25 dei periodi successivi al 30 settembre 2003, ma utile solo per la misura dell'assegno mensile.
L'avvenuta esposizione al rischio ceramico deve essere attestata dall'interessato con qualsiasi documentazione idonea allo scopo. Nello stesso tempo il datore di lavoro deve confermare i periodi di lavoro svolti nei reparti di produzione, il contratto collettivo applicato, l'inquadramento dell'interessato e le mansioni svolte. In caso di impedimenti oggettivi (azienda cessata ecc.) queste notizie possono essere riportate con una dichiarazione sostitutiva di atto notorio. La domanda dei lavoratori interessati va fatta al tempo del pensionamento, eventualmente in alternativa ad altre vie d'uscita più vantaggiose.
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