Una interessante opportunità è offerta dal Reddito di Cittadinanza, il sostegno insostituibile per contrastare la povertà di molte famiglie. A tutt'oggi, secondo i dati dell'Inps (aprile 2021) hanno ricevuto il Reddito 3 milioni e 360 mila persone, per un complesso di 1 milione e 405 mila nuclei familiari. Va anche detto che la gratuità e l'importo non trascurabile del sussidio, in media 581 euro, hanno suscitato furbizie di ogni tipo per ottenerlo pur non avendo i requisiti richiesti. Una proiezione dei controlli effettuati da Finanza e Carabinieri stima al 20% l'area del dolo e degli abusi. Tuttavia il decreto 4/2019 che ha istituito il RdC lo ha collegato ad un utilizzo ancora più rilevante, ma finora rimasto accantonato e pressoché dimenticato. Ai beneficiari può essere infatti riconosciuto un importo addizionale, in unica soluzione, corrispondente a sei mensilità del sussidio e nel limite massimo di 780 euro mensili, potendo quindi liquidare un bonus fino a 4.680 euro. Questo allo scopo di iniziare un'attività lavorativa autonoma o una impresa individuale oppure la partecipazione a una società cooperativa, entro i primi 12 mesi di riscossione del Reddito. Finalmente, a distanza di due anni, solo nei giorni scorsi è stato pubblicato il decreto ministeriale che dà il via libera a questa nuova opportunità. Il decreto stabilisce alcune condizioni: a) il sussidio cumulato può essere richiesto da uno dei componenti della famiglia che già riceve il Reddito, b) il richiedente non abbia cessato una attività autonoma o di impresa o in una cooperativa nel corso dei dodici mesi preceden-ti, c) altri componenti della famiglia non richiedano l'incentivo oppure non lo abbiano già ottenuto. Spetta all'Inps liquidare il sussidio. Resta da vedere quanto la facoltà di mettersi in proprio, disponendo di un modesto importo di 4.600 euro e con tutti gli impegni connessi al lavoro autonomo con parti-ta iva ecc., sia tutto questo realmente allettante a fronte della sicurezza di un reddito mensile sicuro e, pur essendo minimo, senza preoccupazioni. Ancora oggi giovani disoccupati rifiutano l'offerta di un posto (iniziando con una retribuzione di 600/700 euro) potendo contare sulla comodità e la certezza del Reddito.
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