Nessuno si azzardi a dire che non sa cosa sia RaiPlay e magari che non conosce Rosario Fiorello. Ci hanno proposto il bravissimo showman siciliano e con lui la piattaforma web in tutte le salse e in tutti i luoghi televisivi targati Rai. Raramente, si è detto, un evento televisivo o pseudo tale era stato così pompato come VivaRaiPlay!. Un traghettamento dei telespettatori dal vecchio televisore ai meandri contemporanei della televisione fruibile su pc, tablet, smartphone e smart tv con una particolare attenzione ai giovani, iniziato per tempo attraverso una serie di pillole promozionali, proseguito con serate in chiaro su Rai 1 e poi dirette trisettimanali solo RaiPlay che si concludono questa sera con un bilancio più che positivo: il nuovo varietà è stato tra i contenuti più visti on demand e il più visto in diretta streaming. Missione compiuta. Fiorello può riposarsi lasciando in eredità tutte le sue puntate a disposizione e la prima serie originale di RaiPlay, Liberi tutti, che è visibile, appunto, solo sulla piattaforma. Fiorello in questa non c'entra niente, ma dopo di lui è il secondo esperimento ad hoc per tentare da parte della Rai di ampliare la platea conquistando in rete una nuova fetta di pubblico. Liberi tutti è una commedia ironica e scanzonata, ma attenta al sociale, scritta e diretta da Giacomo Ciarrapico e Luca Vendruscolo con protagonisti Giorgio Tirabassi, Anita Caprioli, Thomas Trabacchi, Valeria Bilello e Caterina Guzzanti, che racconta la storia di un cinico avvocato, coinvolto in affari illeciti, arrestato e condotto agli arresti domiciliari in una comunità gestita dall'ex moglie, una coresidenza con alloggi privati e spazi comuni che ospita persone con diverse filosofie di vita, ma anche con qualche disturbo psichico. La storia avrà uno sviluppo che non vogliamo spoilerare, come si dice ora, anche se i dodici episodi della durata di mezz'ora che compongono la serie sona già tutti disponibili su RaiPlay. Diciamo solo che si presenta divertente, con un buon ritmo, un Tirabassi particolarmente ispirato e la trovata di due poliziotti addetti alle intercettazioni che anziché spiare l'avvocato ai domiciliari si appassionano alle vicende dei componenti la comunità.
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