Parlare dei borghi d’Italia in tv non è certo una novità. Ripercorriamo qualche titolo fra i tanti più recenti: Il borgo dei borghi (Rai 3), Borghi ritrovati (Rete 4), Borghi d’Italia (Tv2000). Non erano proprio borghi quelli di Provincia capitale (Rai 3 e Rai Storia), ma siamo lì. Lo stesso dicasi per Il provinciale (andato in onda a rotazione sulle principali reti Rai). Ma poi, se vogliamo, anche Linea verde (Rai 1) e i vari programmi enogastronomici sono spesso un viaggio tra i borghi nostrani. Allora cosa ci può essere di nuovo nel programma Il Palio d’Italia, prodotto da Stand by me per la Direzione intrattenimento Day Time, in onda il lunedì, il martedì e il venerdì alle 15,20 su Rai 3? Di nuovo c’è la conduttrice, Angela Rafanelli, che ogni settimana fa sfidare due piccoli borghi della stessa area geografica, per raccontare la cultura e le tradizioni del territorio. Squadre composte da tre abitanti ciascuna si sfidano sul campo dell’enogastronomia, della tradizione e del folklore. Dalle ricette tipiche (nella puntata del lunedì) ai quiz sulla storia e sugli usi e costumi del paese ospitante (martedì) passando per i giochi popolari (venerdì). Questa settimana è stata la volta della Tuscia, in provincia di Viterbo, con la sfida ospitata a Ronciglione tra Sutri e Montefiascone. Ma dicevamo della Rafanelli, con il suo abbigliamento (t-shirt, pantaloni attillati e scarponcelli neri), che è un marchio di fabbrica insieme alla particolare capigliatura, e che nel parlato, volutamente, si affida a una cadenza toscano-livornese comunque contenuta. È la sua dinamicità a fare la differenza, perlomeno in questa prima parte delle trentatré puntate da venticinque minuti ciascuna in cui la conduttrice va alla scoperta dei luoghi forse meno conosciuti, ma non per questo meno suggestivi e carichi di storia e tradizioni all’interno del Belpaese.
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