Non avrebbe avuto bisogno di cornici, sia pure splendide, la novantaquattrenne Franca Caffa, «comunista genovese», come ama presentarsi, diventata popolare per aver dialogato con il carabiniere che, alla faccia del fedele nei secoli, non riconosce Mattarella come presidente perché non l’ha votato, come se i carabinieri e gli altri cittadini votassero direttamente il presidente della Repubblica. Vabbè! Fatto sta che l’anziana militante ha garantito l’apertura in grande stile della terza puntata della nuova stagione di Splendida cornice, lo show condotto da Geppi Cucciari il giovedì in prima serata su Rai3. La Caffa, lucidissima nonostante l’età, ha parlato del suo impegno per gli ultimi aggiungendo, da non credente, di considerare papa Francesco «la guida dell’umanità». Per il resto, la puntata è andata avanti con il consueto intrattenimento culturale tra divulgazione e satira. E dopo aver dedicato i precedenti due appuntamenti ai 70 anni della Rai (compresa la bella intervista a un altro grande vecchio, il regista Vito Molinari), questa volta a fare da filo conduttore alla Splendida cornice è stato il Festival di Sanremo, che in qualche modo rappresenta pur sempre l’evento più atteso della televisione italiana. Ovviamente è stato celebrato con tutta l’ironia del caso, compreso un Enrico Ruggeri impegnato in una Contessa riveduta e corretta: un mix tra la sua e quella di Paolo Pietrangeli. Mentre la Cucciari si conferma particolarmente a suo agio in questo «people show culturale» in mezzo a un pubblico diviso in categorie marketing e tanti ospiti. Deve solo stare attenta che le sue battute siano sempre comprese dall’interlocutore. Può succedere che per problemi di lingua madre o di collegamento il gioco non sempre funzioni al meglio, come nel caso del direttore del Parco archeologico di Pompei, l’archeologo tedesco Gabriel Zuchtriegel.
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