Quota 100 in campo anche per gli sportivi
martedì 5 marzo 2019
Il Fondo Pensione Sportivi Professionisti, gestito dall'ex Enpals, è stato rivisitato dall'Inps per offrire agli atleti e ai vari addetti alla pratica degli sport (allenatori, dirigenti, preparatori atletici ecc.) un riepilogo organico sui requisiti e sulle modalità di calcolo delle prestazioni pensionistiche. Il settore è caratterizzato infatti da una specificità che deve tener conto di una saltuarietà e di una concentrazione delle prestazioni sportive in un contenuto arco di tempo, ma svolte all'interno di un regolare contratto di lavoro subordinato, stipulato con una delle società iscritte alle Federazioni per il calcio, il ciclismo, il golf, il motociclismo, la pallacanestro e il pugilato. Ai fini della maturazione di una pensione è necessario aver versato ogni anno almeno 260 contributi giornalieri. Oltre questa copertura annuale, l'iscrizione al Fondo (calcolata tra il primo contributo e la decorrenza della pensione) deve essere durata almeno 20 anni. Sulla base di questi requisiti il Fondo Pensione liquida una pensione di vecchiaia nella forma anticipata o contributiva, le prestazioni per l'invalidità, la pensione ai superstiti, i supplementi ecc. Il Fondo calcola gli assegni mensili rispettando la riforma Dini secondo il sistema retributivo, misto oppure contributivo. Da quest'anno, gli atleti e le atlete vanno in "vecchiaia anticipata" con i nuovi requisiti di 64 anni di età e 20 di contributi, oppure senza età con 42 anni e 10 mesi di contributi per gli uomini, e 41 anni e 10 mesi per le donne. In alternativa per gli iscritti entro il 1995 l'età dell'anticipata scende a 54 anni per gli uomini e a 52 per le donne. Si accede invece alla pensione "contributiva" (per gli iscritti dopo il 1996) con 67 anni di età e 20 di contributi, ma a patto che la rata mensile superi l'importo dell'assegno sociale moltiplicato per 1,5. A questo ventaglio di opportunità va aggiunta ora anche la pensione con quota 100 (almeno 62 anni e 38 di contributi). L'Inps precisa che tutti gli sportivi assicurati dell'ex Enpals e che hanno anche contributi nell'assicurazione generale possono conseguire un'unica pensione utilizzando la totalizzazione. Liquida l'assegno la gestione con maggior numero di contributi, ma la competenza è assegnata all'Enpals se i contributi dello sport danno diritto a una pensione autonoma.
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