La colossale sbornia televisiva lunare ha un epilogo. Anche se questa volta lo sbarco del 20 luglio di cinquant'anni fa c'entra solo come esempio del raggiungimento di un traguardo all'apparenza impossibile. Più che la Luna, c'entrano i “lunari” e i “lunatici” dello sport. Cristiano Ronaldo, ad esempio, è il più lunare dei calciatori. Di contro, Mario Balotelli è il più lunatico. Ma c'è anche chi ha avuto la Luna di traverso o chi è stato vittima della Luna nera. Campioni dalle alterne vicende, ma dal sicuro talento, raccontati da Quelli della Luna, il nuovo programma di Rete 4 condotto da Giampiero Mughini in onda il martedì alle 21,30. Tra i protagonisti il rammentato Ronaldo con alle spalle un padre alcolizzato e tanti sacrifici senza i quali, per sua stessa ammissione, non si ottiene niente. Accanto all'astronauta del pallone, troviamo il terrestre Balotelli, «che ha tutto per essere un fenomeno, ma l'ultimo a crederci è proprio lui». La Luna più nera spetta però al tennista Roberto Palpacelli, un talento naturale distrutto dalla droga: «Aveva tutto, ma l'ha buttato via». Chi invece voleva tenersi tutto era Marco Pantani. A distruggere il ciclista romagnolo ci hanno pensato gli altri. Ma nella carrellata di Quelli della Luna trovano spazio anche i “miti lunatici” come lo sciatore Alberto Tomba («Tomba la bomba») e il calciatore Cristian Vieri («Bobo, il più bomber di tutti»), ovvero coloro che hanno vissuto lo sport da campioni e da guasconi allo stesso tempo. Infine, Andre Agassi («scheggia di rock and roll in un teatro d'opera»), che pur odiando il tennis e giocando per vivere è stato un numero uno. In quanto a Mughini (giornalista, scrittore, opinionista e polemista), si tratta dell'esordio come conduttore tv alla bella età di 78 anni. La sua enfasi narrativa è piacevole. L'abbigliamento un po' meno. Non sappiamo chi gli abbia consigliato quella giacca abbondante e quei colori. Il debutto è comunque positivo. Autori e regista lo tengono sicuramente a bada rispetto alle ospitate. E poi a Mughini competono i raccordi. Il resto lo fanno gli autori delle singole storie sempre piuttosto interessanti, anche se potrebbero essere meno. Martedì ne abbiamo contate nove: troppe.
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