È noto che all'interno della Rete cristianamente ispirata c'è un manipolo di siti e blog militanti contro ogni passo compiuto dalla Chiesa cattolica verso il «mondo moderno». A chi volesse compilare rapidamente un catalogo pressoché esaustivo dei componenti di tale manipolo le giornate appena trascorse hanno offerto un'occasione ghiotta: la preghiera silenziosa in piazza e la rumorosa conferenza stampa organizzate il 18 gennaio a Monaco di Baviera da Acies Ordinata, «coalizione internazionale di cattolici fedeli alla tradizione della Chiesa» ideata dal professor Roberto de Mattei (Fondazione Lepanto) e giunta alla sua terza uscita pubblica, la prima non romana. Dopo il summit vaticano di un anno fa sulla tutela dei minori e il Sinodo panamazzonico di ottobre, questa volta lo schieramento, misurato dagli organizzatori in cento persone, aveva nel mirino i vescovi tedeschi e il cammino sinodale che la Chiesa cattolica in Germania si appresta a intraprendere sotto la loro guida. Con studiata ridondanza, per tre giorni consecutivi, i dieci siti italiani coinvolti (più quelli anglofoni che in altre, ripetute occasioni hanno funzionato per essi da fonte, più poche altre voci delle altre aree linguistiche) si sono rimbalzati l'un l'altro tre contenuti: l'annuncio dell'evento e i motivi della radicale contestazione che esso intendeva esprimere; la cronaca dell'evento, con la notizia della presenza solidale dell'ex nunzio Carlo Maria Viganò; gli interventi integrali dei sei partecipanti alla conferenza stampa, tra i quali l'invettiva – violenta oltre ogni limite – rivolta personalmente contro l'arcivescovo di Monaco e presidente della Conferenza episcopale tedesca, il cardinal Reinhard Marx, da John-Henry Westen (del sito “LifeSiteNews”). La metafora contenuta nell'espressione “acies ordinata”, che viene dalla tradizione ma risale alla Scrittura, evoca un esercito schierato a dovere. Di schierato al suo meglio, nelle iniziative della “coalizione”, c'è sicuramente il manipolo digitale.
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