Sulla pensione in pagamento il prossimo 2 luglio l'Inps aggiungerà la "somma aggiuntiva", detta Quattordicesima. Quest'anno spetta ai pensionati che possiedono un reddito fino a 9.995 euro oppure, in particolari condizioni, fino a 13.192 euro. Diversi sacerdoti sono nelle condizioni per poter ricevere il bonus. Fra i requisiti per avere l'aumento valgono l'età, il reddito personale e i contributi del pensionamento. Quanto all'età, tutti i sacerdoti pensionati (eccetto alcuni casi per invalidità) hanno superato entro questo mese l'età di 64 anni. Quanto al reddito, l'Inps precisa che, se si riscuote la quattordicesima per la prima volta, si devono calcolare i redditi di qualsiasi natura percepiti nel 2018. Invece per chi l'ha già ricevuta in passato, si calcolano ora i redditi da prestazioni del 2018 e gli eventuali redditi diversi realizzati nel 2017. Da questo si deduce che la quattordicesima (adesso o a dicembre) viene sempre concessa in via provvisoria, con riserva di verificarne il diritto sulla base della relativa dichiarazione dei redditi. Sono esclusi dalle verifiche la casa dì abitazione, il bonus a Natale di 154 euro ed eventuali sussidi comunali.
Secondo le condizioni personali, che in genere vantano più di 25 anni di contribuzione, il bonus può raggiungere gli importi di 504 o di 655 euro.
Docenti e cappellani. Alcuni insegnanti di religione e cappellani di ruolo della sani-tà pubblica o della difesa, già pensionati dell'ex Inpdap, possono risultare tra i beneficiari della quattordicesima. Tuttavia va considerato che la pensione della gestione pubblica va ad aggiungersi alla pensione clero. Nel complesso, il reddito annuale può superare i limiti di legge, quindi oltre il diritto. Non va esclusa l'eventualità di dover restituire una quattordicesima frettolosamente accreditata dall'Inps. In ogni caso il beneficio è attribuito una sola volta dalla gestione che liquida il trattamento principale.
Pensione minima. Per un buon numero di pensionati potrebbe essere questa l'ultima quattordicesima. Il nuovo Governo si propone di realizzare durante la legislatura una "pensione di cittadinanza" di 780 euro mensili. Si tratta di una misura di equità in favore dei più bisognosi. Si ipotizza, tuttavia, in cambio di un colpo di spugna sui vari bonus e maggiorazioni (come la quattordicesima?) che sono stati introdotti nel corso degli anni. Solo quando saranno messi a punto i dettagli dell'iniziativa, si potranno valutare gli effetti sulle pensioni che sono oggi al minimo. Ancora da accertare quindi come il Fondo Clero, pur da sempre all'angolo delle provvidenze, possa essere interessato all'operazione.
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