Quando l’infosfera racconta sogni di bambini e di cardinali
mercoledì 12 ottobre 2022
Sul “Catholic News Service” Cindy Wooden ha pubblicato un resoconto ( bit.ly/3fYcSrh ) del messaggio rilasciato il 10 ottobre dalla Segreteria generale del Sinodo “in occasione del 60° anniversario dell’apertura del Concilio ecumenico Vaticano II” ( bit.ly/3fZ0jMg; su “Avvenire” un analogo resoconto si trova a p. 16 dell’edizione cartacea di ieri). Forzandone i contenuti, l’agenzia statunitense l’ha intitolato: «Il sogno della sinodalità è un frutto del Vaticano II, scrive un cardinale»; il riferimento del titolo è a due passaggi del testo in cui prima si definisce la sinodalità «in tutto un tema conciliare» e dopo si parla della Chiesa che «siamo chiamati a sognare e a edificare» attraverso il processo sinodale in corso. Sebbene il titolo renda la sostanza ma non certo la forma del messaggio, mi ha fatto piacere trovare attribuito a un cardinale – nella fattispecie Mario Grech, segretario generale del Sinodo – un “sogno di Chiesa”: forse perché in tanti ricordiamo questa immagine tanto sulle labbra di papa Francesco quanto su quelle del cardinal Carlo Maria Martini, anche in riferimento alla pratica della sinodalità. C’è un altro sogno di cui ha parlato l’infosfera ecclesiale nelle scorse ore. È il sogno di una bambina di 10 anni, Giulia Zedda, dalla fede limpida come lo è la fede dei bambini, morta il 6 maggio 2018 per un tumore ma viva nell’associazione di volontariato “Il sogno di Giulia Zedda” che i genitori (il papà Alfio, la mamma Eleonora Galia) hanno costituito. Nata per la distribuzione, inizialmente, di giocattoli ai bambini bisognosi, secondo appunto il desiderio espresso da Giulia, in quattro anni è diventata nota in tutta la Sardegna, con il sostegno delle pagine Facebook (20mila follower bit.ly/3MkyrhL ) e Instagram e dell’interesse dei media anche nazionali (da Rai3, a Tv2000, al “Messaggero”). Si occupa «di raccogliere e distribuire alle famiglie in difficoltà», come racconta in dettaglio Emanuela Molaschi su Korazym.org ( bit.ly/3EClmhR ), avendo ampliato le proprie attività all’assistenza, di ogni tipo, ai bambini ricoverati nei reparti di oncologia. Frattanto, Giulia si è anche guadagnata un posto sul sito “Santi beati testimoni” (ovviamente nella sezione “Testimoni” bit.ly/3RTp4qz ). Infatti anche il suo – non ne dubito – era un sogno di Chiesa. © riproduzione riservata
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