Punto fermo per il sostentamento
giovedì 8 ottobre 2009
Anno 2010 a due facce per i 38 mila sacerdoti italiani. Il nuovo anno porterà ai sacerdoti pensionati del Fondo Clero un piccolo aumento dell'assegno mensile, in base alla percentuale che fra poche settimane sarà resa nota dall'Istat. Nel prossimo anno resteranno invece immutate le remunerazioni dei sacerdoti inseriti nel sistema di sostentamento del clero. Il valore monetario del "punto", che agisce da metro per il calcolo delle remunerazioni individuali, è confermato a 12,36 euro, importo in vigore già dal 1° gennaio di quest'anno. Lo ha deciso il Consiglio permanente della Cei, nel corso della recente sessione autunnale. Il Consiglio ha preso atto che la sostanziale stabilità del tasso di inflazione, con una variazione decimale di poco conto, induce a mantenere immutato il valore del punto per tutto il 2010.
Da quando è in atto il sistema italiano di sostentamento del clero, il valore del punto, che è cresciuto ogni anno seguendo a distanza il costo della vita, si è fermato tre volte: nel 1988, nel 2000 e ancora nel 2010, in base alle autonome valutazioni del Consiglio Cei. Valutazioni che, pur con un occhio all'inflazione esterna, tengono conto esclusivamente delle risorse disponibili all'interno di un equilibrio generale del sistema.
Con il punto bloccato, la remunerazione mensile di un sacerdote di fresca ordinazione si attesta a 988,80 euro lordi, da assoggettare poi alle ritenute fiscali. Ad un sacerdote nella media delle condizioni pastorali spettano invece 1.507,92 euro lordi mensili, comprensivi della elevazione del punteggio dal settimo scatto di anzianità. Remunerazioni immutate anche per i sacerdoti stranieri presenti in Italia e che svolgono, alla pari di un ministro italiano, un servizio pastorale a tempo pieno a favore di una diocesi italiana.
Facoltà teologiche. Il Consiglio permanente ha tuttavia stabilito un punteggio aggiuntivo per i sacerdoti impegnati nelle Facoltà teologiche e negli Istituti superiori di scienze religiose. L'importo aggiuntivo è di 10 punti (pari a 123,60 euro) e spetta ai docenti stabili e agli officiali a tempo pieno (segretari, economi, bibliotecari ecc.) delle Facoltà e degli Istituti.
Parrocchie personali. Un modesto adeguamento dei punteggi interessa anche la quota minima della remunerazione dovuta dalle parrocchie personali ai parroci ed ai vicari parrocchiali. Ferme restando le assegnazioni del vescovo, la remunerazione minima non può essere inferiore a 542,72 euro (punti 52) per i parroci e a 321,36 euro (punti 26) per i vicari parrocchiali.
Campagna sostentamento. I vescovi italiani hanno infine ribadito la necessità di promuovere una intensa campagna informativa per incrementare le cosiddette offerte deducibili, che confluiscono nel complesso delle risorse da impiegare per il sostentamento del clero. Le stesse risorse contribuiscono alla copertura pensionistica dei sacerdoti iscritti al Fondo clero Inps ed inseriti nel sistema di sostentamento.
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