Dall'inizio della pandemia sono stati emanati quattro diversi decreti sul Reddito di Emergenza in favore delle famiglie in precarie condizioni economiche. Le regole rigorose dei primi decreti sui requisiti per accedere al sussidio sono state da ultimo ammorbidite e rese meno stringenti, considerando sia le necessità dei beneficiari (oltre le famiglie sono stati inclusi i lavoratori e i collaboratori già disoccupati) sia l'imprevedibile permanenza del Covid e delle sue varianti.
L'ultimo provvedimento (il Decreto Sostegni) ha previsto altre quattro mensilità del REM, relative ai mesi di giugno, luglio, agosto e settembre 2021, che vengono ad aggiungersi a un precedente pacchetto di tre mensilità (marzo, aprile e maggio 2021), disponibili per le famiglie interessate a condizione che ne facciano richiesta all'Inps entro il prossimo 31 luglio. Per questa operazione, rimangono invariate la procedura telematica e il modello della domanda dell'Istituto di previdenza.
La copertura del Reddito appare pertanto assicurata a tutto il mese di settembre. Tuttavia lo stato di emergenza nazionale è stato prorogato, da un recente Consiglio dei Ministri, dal 31 luglio al 31 dicembre 2021, soprattutto in funzione vaccinale. È prevedibile pertanto attendersi a fine estate un ulteriore decreto legge sul REM che completi la tutela del sussidio straordinario all'intero 2021.
A beneficiarne è infatti un complesso di 1 milione e 100 mila persone, componenti di 480 mila famiglie, che hanno percepito mediamente 580 euro mensili (come da Rapporto Annuale Inps 2020). Con il Reddito di emergenza hanno interagito, nello stesso tempo, altri sussidi come il vecchio Reddito di inclusione, il Reddito e la Pensione di Cittadinanza, che hanno tutelato in modalità sempre crescente fasce di popolazione in condizioni di relativa indigenza.
A questo va aggiunto che il REM è marcato dalla incompatibilità con i predetti sussidi e in ogni caso è escluso qualora vi siano componenti del nucleo familiare che percepiscano o che abbiano percepito altre indennità a titolo di Covid-19.
Reddito di Libertà. Si è aggiunto da pochi giorni alla "famiglia" dei sussidi il nuovo "Reddito di Libertà", un bonus di 400 euro mensili per le donne vittime di violenza, dichiarato compatibile con gli altri strumenti di sostegno Covid.
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