Si annunciava un’intervista esclusiva al cineasta britannico Ken Loach e invece ci siamo dovuti accontentare dei pareri del pubblico che usciva da un teatro londinese dopo aver visto Berlusconi - A New Musical, lo spettacolo sulle vicende meno politiche del Cavaliere. In ogni caso per Diego Bianchi in arte Zoro è stata un’ulteriore occasione per uno dei suoi reportage con una handycam in soggettiva (telecamerina in modalità selfie) che da anni contraddistinguono i suoi programmi, da Gazebo a Propaganda live tuttora in onda il venerdì in prima serata su La 7 e al quale si riferisce il servizio in questione, mentre è stato rimandato a venerdì prossimo il colloquio con il regista da sempre in prima linea per raccontare la vita dei ceti meno abbienti e in particolare degli operai, tema tra l’altro del principale reportage di Propaganda live di questa settimana che ha visto Zoro volare in Sardegna per raccontare il dramma dei 1.500 lavoratori della Portovesme Srl a rischio licenziamento. A caratterizzare il resto della serata (oltre agli interventi e ai disegni di Marco Dambrosio in arte Makkox, agli ospiti fissi in studio e a quelli di puntata), il consueto riferimento ai social per commentare i fatti della settimana, confermando la formula caratteristica di questo show politico-ironico-giornalistico che punta su una comunicazione immediata, all’apparenza senza filtri, facendo ricorso al linguaggio del web, anche se ciò non significa che non ci sia un punto di vista politico, tutt’altro: Zoro del resto non lo nasconde e l’attuale maggioranza non manca con le sue uscite (vedi ad esempio il caso La Russa e Via Rasella) di offrire il bersaglio privilegiato. Apprezzabile in chiusura una garbata vignetta del Papa in ospedale, che è apparsa come una sorta di augurio, ovviamente in stile Propaganda live.
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