La Maledetta primavera l’ha resa celebre, la Benedetta primavera la riporta alla conduzione televisiva in prima serata (il venerdì su Rai 1), in solitaria o quasi visto l’affiancamento di Luca e Paolo. Diciamo comunque che Loretta Goggi se lo merita, perché è brava, lo ha confermato (sempre che ce ne fosse bisogno) in questi ultimi anni diventando la colonna portante della giuria di Tale e quale show in cui è presente sin dalla prima delle dodici edizioni (e Carlo Conti se la tiene ben stretta). La Goggi ha anche il pregio di non tentare di nascondere gli anni (come fanno molti altri in tv). Non gioca pertanto in questa sua nuova avventura televisiva a fare la showgirl. Si presenta come una garbata padrona di casa, ironica quanto basta, con l’unico limite (non tanto dovuto a lei quanto al format) di guardare all’indietro, di rievocare vecchi programmi, di coinvolgere in questo non solo gli ospiti meno giovani come Heather Parisi, Bruno Vespa e Claudio Amendola, ma anche quelli più giovani come Chiara Francini e Anna Tatangelo. Lo sguardo rivolto al passato, condiviso nel dialogo (non sempre naturale) con l’ospite di turno fa anche sì che Benedetta primavera finisca per assomigliare a un talk show più che a un varietà. Qualcosa di nuovo si registra non tanto nelle imitazioni, da sempre cavallo di battaglia della Goggi, quanto nei personaggi imitati: una regina Elisabetta II ormai nell’Aldilà dove può finalmente dire ciò che vuole fuori da ogni protocollo e una presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen che s’incarta ogni qualvolta deve pronunciare «Pnrr». Anche Luca e Paolo sono bravi, ma nemmeno loro risultano particolarmente innovativi. © riproduzione riservata P.S. Ieri, per un errore nel titolo, è stata attribuita a Rai 2 l’attuale produzione di Pechino Express. In realtà si tratta di un programma di Sky Original prodotto da Banijay Italia, in onda su Sky Uno e in streaming su Now