«Oggi è primavera. Voglio cantare. Voglio correre. Voglio ridere. Voglio abbracciare. Voglio amare. Pur nel grigiore del mio corpo. Io sono viva!». Vilma Tamborini, poeta e pittrice di rara sensibilità, ci mette in moto con la sua nota d'avvio: «Oggi è primavera»! Come un profumo che ci trascina sulla sua scia, come un'attrazione fatale è la stagione della gioia. E per chi le resistesse con ragionevole scetticismo, dichiarandosi inadatto, troppo vecchio o troppo malandato, troppo cupo o troppo disperato, ha pronta la risposta: non importa “il grigiore del tuo corpo”, quanto grave esso sia. Non è questa la direzione in cui devi guardare ma quella opposta. Primavera è un invito, una spinta a non ripiegare su sé stessi ma a sgomitolarsi. Uscire presto la mattina, camminare senza pensare, socchiudere gli occhi e sorridere senza una ragione. «Il pigro dice: c'è un leone nella strada»: la primavera scuote i neghittosi e li stana dalle solite stanze che sanno di stantìo. Oggi devi voltare lo specchio verso chi hai davanti, sui tanti colori della vita, devi correre, amare, abbracciare, cantare e smettere di fare selfie.
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