Scontata la doverosa pausa natalizia, i tutorial che WeCa (l'associazione in cui la Cei ha raccolto i webmaster cattolici) sta dedicando settimanalmente a “Chiesa e Internet” sono tornati con un nuovo video ( tinyurl.com/yaj7svzg ), accessibile anche dalla pagina Facebook e intitolato «Otto domande – e risposte – su Wikipedia». Non fosse altro che per il debito che il titolo di questa rubrica ha nei confronti della cliccatissima enciclopedia online, ho visionato il tutorial con uno speciale interesse, rivelatosi ben riposto. L'ottimo testo redatto da Filippo Andreacchio e don Marco Sanavio è pienamente valorizzato dalla presentazione che, assistito da alcuni cartelli, ne fa Fabio Bolzetta, volto noto di Tv2000 che mostra di avere ben appreso da Piero e Alberto Angela l'arte di una divulgazione gradevole ma non gridata. Di mio aggiungo che, essendomi cimentato con la stesura di una voce di Wikipedia (tuttora online), ho sperimentato personalmente il rigore degli «amministratori» dell'enciclopedia in ordine alla completezza delle informazioni fornite e all'autorevolezza delle fonti citate. È sulla scorta di tale positiva esperienza che ho dato anch'io il mio (piccolo) contributo finanziario. Quanto alla pertinenza dell'argomento “Wikipedia” dentro una serie di tutorial su Chiesa e Internet, si pensi che negli Stati Uniti c'è chi si dice certo che i cardinali, nell'imminenza del conclave del 2013, se ne siano serviti per conoscersi meglio reciprocamente. Lo affermano i promotori di un inquietante progetto lobbistico del tutto privo di ecclesialità, mirante a condizionare pesantemente l'elezione del prossimo Papa (si chiama «Red Hat Report», ne riferiscono Andrea Tornielli e Gianni Valente nel recente saggio “Il giorno del giudizio”). Ciò non toglie che l'ipotesi sull'enciclopedia online possa avere un fondamento. E se si è consultata Wikipedia nei pressi della Sistina, a maggior ragione potremo servircene – forti delle avvertenze fornite da WeCa – nelle nostre parrocchie.
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