Trattamento di favore, si fa per dire, per i pensionati Inpdap che, dopo i conteggi del modello 730/2009, risultano a debito con il fisco. L'ente ha programmato una serie di accorgimenti per arrecare il minor disagio possibile ai pensionati che ritireranno l'assegno mensile a partire da lunedì prossimo. In passato, proprio a ridosso di Ferragosto, diversi pensionati pubblici hanno avuto l'amara sorpresa di ricevere una rata di 2 euro. Un importo simbolico, mentre l'intera pensione era stata trattenuta come conguaglio da versare al fisco a saldo delle imposte personali (Irpef e addizionali).
Agosto esente. Le regole del 730 prevedono che il saldo possa avvenire a rate, da agosto a dicembre dell'anno fiscale, sia sugli stipendi sia sulle pensioni. Le misure ideate per attenuare l'impatto negativo delle trattenute di agosto sono una conferma della necessità di correggere il sistema, stabilendo che la rata di agosto sia esente da qualsiasi trattenuta, rinviando il saldo da settembre a dicembre. Una misura di rispetto e di attenzione alle esigenze di chi vive della pensione.
Regole Inpdap. In accordo con l'Agenzia delle Entrate, l'Inpdap ha individuato i pensionati che, all'atto del 730, non si sono pronunciati sulla eventuale rateizzazione del saldo. Per questi, se il debito col fisco non supera i 259 euro, la somma viene trattenuta interamente sulla rata in corso. Oltre questo importo, gli interessati sono stati suddivisi in due categorie: a) a chi ha una rata mensile fino a 1.150 euro, viene applicata la ritenuta di 1/5 fino alla rata di dicembre, escluso la tredicesima. b) se la rata mensile è maggiore di 1.150 euro, viene rispettata una fascia di 916,40 euro e si utilizza la differenza per applicare le rate fino a tutto dicembre, tredicesima compresa. I 916 euro sono considerati da Inpdap ed Agenzia delle Entrate come soglia di garanzia per i normali bisogni della vita.
Infine, nel caso che il debito non venga estinto entro dicembre 2009, l'Istituto comunicherà agli interessati il residuo, che dovrà essere versato direttamente all'Agenzia delle Entrate, tramite F24 alle Poste o ad una Banca, entro il 15 gennaio 2010. Sulle rate disposte dall'Inpdap, è applicato l'interesse mensile dello 0,50%, come previsto dalle norme.
Il piano dell'ente per alleggerire il più possibile il peso delle ritenute è tuttavia subordinato all'accettazione dell'interessato. Questi riceverà, insieme al cedolino di agosto, una lettera informativa. Ed in mancanza di una espressa domanda di revoca della rateazione, questa s'intenderà accettata con tutti i conseguenti obblighi fiscali. Se invece il pensionato non vuole le rate e desidera estinguere il debito in unica soluzione dovrà chiederlo alla sede territoriale di riferimento. In questo caso verrà ripristinato il recupero completo, detraendo la quota già trattenuta con la rata di agosto.
Per chi ha scelto le rate indicandolo già sul 730, si procede al recupero senza al-tre variazioni.
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