Nella cerchia - seppur ristretta - dei pensionati d'oro, l'Inps ha incluso oltre gli assegni del clero (ma di fatto estranei per il loro basso importo) anche le pensioni che l'Enasarco liquida agli agenti di commercio.Gran parte della categoria degli agenti e dei rappresentanti di commercio non vanta pensioni di lusso, ma la legge considera, ai fini del nuovo contributo sulle alte pensioni, la titolarità di più trattamenti pensionistici. Non è quindi da escludere che tra i 120mila pensionati dell'ente pochi fortunati ricevano più assegni, cumulando oltre 91mila euro, soglia dalla quale scatta una riduzione del 6% del totale. In effetti, raggiunta l'età della vecchiaia, tutti gli agenti e rappresentanti hanno diritto sia alla pensione dell'Enasarco sia alla pensione dell'Inps dei commercianti, quasi sempre al di sotto dei 91mila euro.La presenza dell'Enasarco fra gli enti che possono liquidare pensioni d'oro appare invece fuori luogo se si considera la natura dell'ente. La legge lo include fra le assicurazioni obbligatorie interessate alla solidarietà, ma in realtà l'Enasarco opera solo come assicurazione integrativa dell'Inps per i commercianti. Si ripresenta ancora una volta il conflitto giuridico che da anni investe i trattamenti Enasarco, a causa del quale gli agenti subiscono restrizioni e disparità di trattamento, ad iniziare dalle ricongiunzioni di contributi.In questa occasione lo stesso Inps, nel msg. 4294/2014, esclude dal contributo del 6% «i trattamenti integrativi corrisposti dagli enti di previdenza obbligatoria» (oltre alle prestazioni assistenziali, gli assegni di esodo, le pensioni alle vittime del terrorismo, le quote integrative agli ex dipendenti Inps). Gli agenti interessati hanno buoni motivi per opporsi al nuovo contributo, essendo chiara la finalità della legge di voler colpire solo i trattamenti che rientrano nel c.d. "primo pilastro" della previdenza, come documenta la sbrigativa espressione "enti di previdenza obbligatoria" adottata questa volta dalla legge.Nuovo Enasarco. Sulla spinta di diverse inchieste giornalistiche ed interrogazioni parlamentari, il sistema pensionistico Enasarco e le sue criticità sono in questa settimana al centro di diversi convegni, finalizzati ad una revisione generale della Fondazione. Le associazioni di categoria puntano a superare l'attuale situazione che, accanto ai 250 mila agenti attualmente iscritti, registra anche 500 mila posizioni "silenti". La Fondazione, per prima tra le casse privatizzate, si è da poco dotata di un Regolamento finanziario, approvato dai ministeri del Lavoro, dell'Economia e da Covip, per riqualificare il patrimonio dell'ente.
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