La prima ha aperto a Roma nel 2008, oggi sono 54 le scuole di italiano per stranieri che aderiscono al circuito Penny Wirton. L'idea fondativa e le modalità in cui viene declinata sono molto basiche. Niente classi, niente voti, rapporto "uno a uno" tra studenti e docenti, un'offerta basata sulle prestazioni gratuite di centinaia di volontari: insegnanti, professionisti, pensionati, studenti universitari, liceali che dando una mano, realizzano il tirocinio formativo. La scuola Penny Wirton, fondata da Eraldo Affinati e dalla moglie Anna Luce Lenzi, è un sogno divenuto realtà: insegnare la lingua italiana ai migranti in maniera elementare, come se parlare, leggere e scrivere fossero acqua, pane e vino. È la vita che ogni giorno sale in cattedra e insegna il valore infinito dell'educare, abbatte pregiudizi, fa nascere amicizie che diventano preludio di una nuova socialità. Un'idea diventata virale, che da Roma ha contagiato l'Italia e grazie alla quale in questi anni migliaia di immigrati hanno trovato la strada per la rinascita, una bussola per orientarsi in una società dove erano arrivati da poco e dove l'ignoranza della lingua li condannava all'estraneità. Perché come diceva don Milani, che di questo modo di fare scuola è stato l'antesignano, senza lingua non si può vivere.
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