Varie inchieste giornalistiche ci hanno raccontato dei cosiddetti Bot, generatori automatici di messaggi sui social network che simulano persone in carne e ossa e fanno propaganda a un leader politico, a un partito, a un'azienda. Esiste anche un mercato dei follower: acquisti finti "seguaci" per simulare una capacità di influenza che in realtà non hai. Macchine di comunicazione al servizio del potere e del profitto, e noi la versione social del famoso "parco buoi" della finanza speculativa. Anche il colossale mercato della carne umana – tratta di schiavi e prostituite, sex work, compravendita di gameti, di organi, e di bambini confezionati via utero in affitto, farmacologizzazione e chirurgizzazione dei corpi per la cosiddetta riassegnazione di genere e altre meraviglie transumaniste - biobusiness che insidia il primato del traffico di armi e droga, si avvale certamente di "bestie" comunicative e di Bot. Squadroni di mercenari che dileggiano, minacciano e bloccano ogni voce critica, gonfiando artificiosamente il consenso con l'attiva partecipazione di parte dei media e in sinergia con il lavoro delle lobby nelle istituzioni politiche. Soldi, per farla breve: è sempre tutto lì. Non caschiamoci, amiche e amici. Questa gente fa molto rumore, ma è solo pubblicità. L'umanità è molto meglio di come vorrebbero farci credere.
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