L'Inps accredita da oggi la rata di pensione del mese di agosto sia alla posta sia alla banca. In questa occasione riscuotono nello stesso giorno entrambe le categorie di pensionati, i "postali" e i "banchieri", che in genere ricevono l'accredito in tempi diversi, in base al primo giorno del mese di apertura al pubblico da parte del rispettivo ente pagatore.
Rimborso 730. Al consueto importo pensionistico, l'Inps aggiunge questa volta il rimborso dell'Irpef (ma in alcuni casi opera una ritenuta) corrispondente alla voce "a credito" (oppure "a debito") che risulta alla fine dei conteggi del modello 730/2017 presentato nelle scorse settimane. I pensionati dell'Inps e dell'ex Inpdap possono controllare la situazione mensile attraverso il nuovo servizio "Cedolino pensione e servizi collegati", che l'Inps ha aperto di recente sul proprio sito Internet. Per quanto riguarda la rata di agosto, può accadere che l'importo ufficiale della rata, come esposto sul sito, non comprenda il rimborso del 730. In realtà questo importo è stato inviato dall'Inps direttamente al relativo ufficio postale o banca con un mandato separato. Alla fine dei conti, per ogni pensionato è stato accreditato complessivamente quanto dovuto. Tuttavia chi non riceve oggi il rimborso, a causa di motivi tecnici, dovrà pazientare e lo troverà sulla rata di settembre.
Prestazioni "a reddito".Solo ora l'Inps prende atto di una vecchia sentenza della Cassazione (Sez. Un. 12796/2005) in materia di pagamenti agli invalidi civili e per gli assegni sociali. I titolari di queste prestazioni sono soggetti periodicamente alla verifica dei redditi personali e coniugali, come vuole la legge, così che l'assegno pagato dall'Inps ogni anno in forma provvisoria, nel corso dei successivi accertamenti può essere ridotto o addirittura revocato, con l'effetto di dover restituire all'ente somme anche rilevanti. Una voce fra i redditi personali che spesso pesa a sfavore degli interessati è la riscossione di "somme arretrate". L'Inps ha considerato finora il relativo importo come somma in blocco, anche se riferita ad arretrati di più anni, ma con effetti a volte devastanti. Dopo l'intervento della Cassazione la nuova disciplina migliora e prevede che: a) per gli invalidi civili le somme arretrate si devono calcolare separatamente per anno di competenza b) per il diritto all'assegno sociale non si considerano le competenze arretrate, in quanto sono già oggetto del fisco a tassazione separata.
Tutti gli assegni già respinti oppure in lavorazione fino al 25 luglio scorso saranno riesaminati dall'Inps in autotutela.
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