Nuove misure sono in vista per la tutela dei disabili e dei loro familiari. È in vigore da pochi giorni la legge 112/2016 detta "Dopo di noi" (Gazzetta Ufficiale del 24 giugno scorso) che garantisce un'assistenza continuativa a favore delle persone con disabilità grave e prive del sostegno familiare. Un provvedimento atteso da tempo, con nuovi strumenti normativi e benefici fiscali, che rasserena tanti genitori assillati dalle incertezze del futuro al venir meno della loro presenza.Accanto al "Dopo di noi", giunto felicemente in porto, altre misure legislative sono all'orizzonte per sostenere l'impegno di chi quotidianamente è coinvolto nell'assistenza a disabili ed handicappati. L'Istat li stima in non meno di 3 milioni di persone, tra familiari ed altri assistenti, in prevalenza donne tra i 45 e i 55 anni. Sono gli assistenti familiari – i "caregiver", termine anglosassone entrato nell'uso comune – coloro cioè che volontariamente si prendono cura di una persona cara, anziana, malata o non autosufficiente. Sostanzialmente sono badanti, ma in un'ottica diversa da quella Inps per i domestici.La patologia (a volte anche più di una) del familiare da assistere sconvolge spesso e alla radice la vita di quanti gli sono intorno. Secondo una ricerca dell'Associazione Malati Alzheimer il 66% dei caregiver ha dovuto abbandonare il lavoro, mentre un 20% ha dovuto scegliere il part time oppure passare ad altre mansioni più confacenti alla situazione.Preceduto da alcune analoghe proposte a livello regionale, è approdato in Senato il disegno di legge 2266 "Legge quadro nazionale per il riconoscimento e la valorizzazione del caregiver familiare", sostenuto da oltre settanta firmatari di vari gruppi politici. Il riconoscimento giuridico attribuisce al caregiver un carattere di professionalità e l'accompagnamento nei suoi interessi, con un'adeguata formazione ed alcune particolari tutele. Per gli aspetti lavorativi, vengono proposte una maggiore flessibilità oraria sul posto di lavoro, l'estensione dei permessi previsti dalla legge 104/92 anche ai caregiver familiari assunti con qualsiasi tipo di contratto di lavoro subordinato o parasubordinato, la costituzione di un fondo "ferie". Si aggiungono poi una parziale deducibilità dei costi sostenuti per l'assistenza ed una copertura assicurativa agevolata contro gli infortuni e per la responsabilità civile occorsi durante l'attività del caregiver.Altre proposte sullo stesso tema sono all'esame in Parlamento (al Senato S/2128 e, più recenti, alla Camera C/3908 e C/3414). Viene suggerita anche una parificazione previdenziale del caregiver alle colf e alle badanti.
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