L"incalzante avanzare delle collaborazioni nei più disparati ambienti di lavoro ha investito anche il settore delle scuole guida. I dubbi, avanzati da più parti, sulla legittima presenza nelle autoscuole di istruttori "autonomi" ha indotto l"Inps ad intervenire aggiornando la mappa delle assicurazioni previdenziali.L"apertura di una scuola guida richiede, in premessa, che il titolare abbia superato 21 anni, risulti di buona condotta, sia in possesso di una adeguata capacità finanziaria e sia abilitato quale insegnante di teoria o istruttore di guida. Nelle autoscuole più organizzate, il corso per la patente è condotto sia da un insegnante di teoria sia da un istruttore di guida. È ordinario, tuttavia, che teoria e pratica siano tenuti da una sola persona. Un decreto del 1995 ha consentito alle autoscuole di utilizzare per questi compiti insegnanti sia part time sia autonomi, con l"obbligo per tutti di assicurazione all"Inps solo come lavoratori dipendenti.L"Istituto di previdenza prende atto oggi delle nuove modalità di lavoro e modifica le regole dell"epoca. Le autoscuole possono quindi legittimamente assicurare i propri istruttori e insegnanti anche come collaboratori coordinati e continuativi, con evidente sollievo per il relativo costo dei contributi (gestione se-parata Inps del 10-14%).Per chi fosse attratto dalla novità solo per i minori costi di assicurazione, l"Inps sottolinea che non è sufficiente la semplice volontà degli interessati per rendere regolari i nuovi rapporti di lavoro autonomo. Sui singoli casi gli uffici dell"ente provvederanno pertanto ad effettuare "puntuali accertamenti" per verificare il reale vincolo in atto tra l"autoscuola e l"istruttore.Restano invece immutate le regole per il titolare dell"esercizio, che deve iscriversi all"Inps nella gestione commercianti. In particolare per le piccole autoscuole, nelle quali il titolare provvede direttamente ad impartire le lezioni di guida teoriche e pratiche, è consentita l"iscrizione nella gestione artigiani.Somministrazione di bevande e alimenti. La fondamentale tutela dei consumatori di bevande ed alimenti negli esercizi pubblici impone al titolare dell"esercizio il possesso di particolari licenze e autorizzazioni; il requisito si rivela essenziale anche per il relativo diritto/dovere all"assicurazione previdenziale, in particolare nella gestione commercianti. Le condizioni di legge (iscrizione al Rec, autorizzazioni amministrative ecc.) diventano problematiche per l"Inps quando risultano intitolate esclusivamente ad un "delegato" del titolare. La diffusione di queste situazioni (anche nel settore dei distributori automatici) ha suggerito all"ente di aprire le porte della previdenza dei commercianti ai "delegati" del titolari, purché siano rispettati i requisiti sostanziali previsti dalla legge (iscrizione al Rec, responsabilità, attività abituale e prevalente ecc.).
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