Su queste pagine tempo fa il cardinale José Tolentino Mendonça ci ha abituato alle «chiamate in attesa», ovvero alla capacità di restare aperti alle domande che la vita ci pone. «Dio è una virgola», ama ripetere il porporato portoghese, poeta e scrittore di grandissima vaglia. Nel senso che Dio ti porta sempre più avanti, non è un punto fermo su cui sostare, ma un luogo in movimento che spinge l'uomo ad andare sempre Oltre. Chi, memore della saggezza biblica che su questo punto è quanto mai feconda, ha teorizzato letterariamente questo aspetto è Chaim Potok, scrittore americano di fede ebraica, che abbiamo già incontrato altre volte. Nel suo romanzo In principio (Garzanti) Potok scrive: «Voglio farti sapere una cosa che mi disse una volta mio fratello David. Disse che è essenziale imparare non solo le risposte importanti, ma anche le domande importanti. Soprattutto è importante imparare le domande per le quali forse non esistono buone risposte. Dobbiamo imparare a convivere con le domande». In questo periodo che abbiamo vissuto, quello della pandemia, tante sono state le domande che ci hanno attanagliato: perché tutto questo male? Perché questo dolore? Dove era Dio? Perché non è intervenuto? Sono domande per le quali forse non vi è risposta. Ma è importante che sappiamo abitarle.
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