Non decolla il nuovo reality con le coppie chiuse in villa
giovedì 31 ottobre 2024
Cambio di serata per salvare il salvabile. Dopo il disastro in termini numerici (ma non solo), il nuovo reality di Rai 2 Se mi lasci non vale, condotto e narrato da Luca Barbareschi, partito di lunedì, è stato spostato al martedì invertendo la serata con Boss in incognito. Diciamo subito che il programma condotto da Max Giusti ha retto alla variazione ottenendo lunedì scorso 914 mila telespettatori con un dato poco inferiore a quello dell’esordio il martedì precedente. Lo scambio non è comunque servito a Barbareschi che di martedì ha ottenuto 293 mila telespettatori peggiorando i numeri del debutto di lunedì 21 ottobre (321 mila). Il che vuol dire che non è la serata che non va, bensì il programma, che tra l’altro è una sorta di riproposta a distanza di trent’anni esatti dall’ultima stagione di C’eravamo tanto amati condotta a suo tempo dallo stesso Barbareschi su Rete 4. Ma non solo: Se mi lasci non vale assomiglia ancor più a Temptation island (Canale 5) che non a C’eravamo tanti amati. Senza contare i rimandi che potrebbero essere fatti anche ad Amore e altri rimedi (Fox, Discovery+, Real Time), Amore alla prova - La crisi del settimo anno (Real Time), Matrimonio a prima vista (Real Time), Cambio moglie (Fox, Sky, La 7, Nove) e chi più ne ha più ne metta. E pensare che Se mi lasci non vale, prodotto da Direzione intrattenimento Prime time in collaborazione con Verve Media Company, annovera con Barbareschi altri otto autori e la regia di Matteo Bergamini. Nel nulla di nuovo si continua pure con la zolfa dell’«esperimento sociale». «Non c’è un copione, non ci sono suggeritori, non sarà Shakespeare, ma è tutto molto vero», afferma il conduttore ribadendo che siamo di fronte «uno straordinario esperimento sociale con persone normali in cui riconoscersi». La speranza è invece che pochi si riconoscano in coppie che non si capisce nemmeno perché stiano insieme, visto che sembrano disprezzarsi più che amarsi, e in altre in cui il disagio psicologico, quantomeno l’estrema fragilità, è tale che sbatterle in televisione in un programma del genere è davvero discutibile. La puntata di martedì, con lo scontro non solo all’interno delle coppie, ma anche tra le coppie stesse, è stata in questo senso tristemente esemplare. Per la cronaca Se mi lasci non vale ha selezionato sei coppie in crisi e le ha chiuse per un mese e mezzo (evidentemente i partecipanti non lavorano) in una villa alla porte di Roma sotto l’occhio delle telecamere 24 ore su 24. C’è persino la coppia finta, sotto copertura, che serve per spiare gli altri, e ci sono anche una psicoterapeuta e una cosiddetta soul coach, ovvero «un’allenatrice dell’anima e delle emozioni» (così dicono), più alcune incursioni di personaggi come Rocco Siffredi (e i partecipanti si emozionano pure nell’incontrarlo). Dopo la chiusura di L’altra Italia, Rai 2 si prepara a un altro (meritato) flop. © riproduzione riservata
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