Netflix, “Disincanto” irriverente cartoon
venerdì 31 agosto 2018
Una principessa bevitrice accanita e dedita al gioco, un elfo, che a una vita piccola preferisce una morte grande, e un demone personale che sfugge agli esorcismi: sono questi i protagonisti di Disincanto, la nuova serie animata ideata per Netflix dal padre dei Simpson e di Futurama, Matt Groening. Dieci episodi sono attualmente disponibili sulla piattaforma statunitense della distribuzione via internet di film e serie televisive, sempre più presente anche nella produzione, come dimostra il colossal dell'azione Six Underground di cui sono in corso in questi giorni le movimentate riprese a Firenze, ma soprattutto le diverse pellicole in proiezione alla Mostra del cinema al Lido di Venezia tra cui il film di Alessio Cremonini, Sulla mia pelle, incentrato sulla tragica morte di Stefano Cucchi. In quanto a Disincanto, siamo di fronte al ribaltamento degli stereotipi della fiaba classica. C'è un medioevo tradotto in fantasy con un ipotetico e malandato regno di Dreamland. Un re fasullo che si merita dalla figlia espliciti messaggi sulla torta del procurato matrimonio per interesse: «Vai a farti fottere papà!». Una frase, tra le tante, dalla quale si capisce che come i Simpson anche Disincanto è un cartoon politicamente scorretto, piuttosto violento, abbastanza volgare, con riferimenti ironici alla religione. Alle nozze della principessa, la megera che le presiede (non c'è un prete, ma c'è la chiesa) pronuncia una dissacrante invocazione: «Chiediamo all'invisibile dio, che pensiamo esista lassù, di vegliare su di noi, ammesso che egli, ella, esso... sia capace di cose come vegliare su di noi». C'è anche un riferimento al “vino per la comunione” che il piccolo demone si trova a bere per sbaglio. Insomma, anche Disincanto, appunto come i Simpson, va preso con le molle, pur tenendo conto che si tratta di un dichiarato cartoon per adulti. Quello che però non si può negare è la capacità di Groening di creare anche in questo caso ambientazioni notevoli con un'attenzione particolare ai dettagli e di accompagnare il tutto con una musica accattivante. Tanti inoltre i riferimenti più o meno espliciti ad altre opere cinematografiche e televisive. Un paio per tutti: Il Trono di spade e L'Esorcista. Tra gli affezionati del genere, sembra però che Disincanto non stia ottenendo lo stesso successo dei Simpson o di Futurama.
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