Come pochi altri il cantante e attore statunitense Ted Neeley ha legato la sua carriera alla figura di Gesù, sia pure a quella della finzione cinematografica e teatrale del Jesus Christ Superstar, film del 1973 trasposizione del musical omonimo di Tim Rice e Andrew Lloyd Webber. A settantacinque anni suonati (è nato a Ranger nel Texas il 28 settembre 1943) Neeley è ancora lì, in teatro, a portare in giro una delle opere rock più popolari. Non corre più sulla scena come ai vecchi tempi, la voce si è un po' abbassata, ma i famosi acuti sembrano quelli. Neeley e Jesus Christ sono un mito per i giovani degli anni Settanta. Ma non solo per loro. Bene ha fatto pertanto Massimo Bernardini a inaugurare la nuova stagione di Nessun dorma (il lunedì alle 21.15 su Rai 5) con Neeley e Massimo Romeo Piparo, produttore del Jesus Christ Superstar. Nel programma che mette a confronto stili e generi musicali diversi con un'attenzione particolare alle contaminazioni, è stata sottolineata la ventata di novità portata da un musical come Jesus Christ Superstar all'inizio degli anni Settanta quando da noi spopolavano ben altri generi. Alla fine, però, c'è qualcosa che unisce i tanti mondi della musica. Ecco allora, attraverso un brano della Bohème cantato da una studentessa del conservatorio, la dimostrazione di quanto grande sia il debito che l'opera rock e il musical hanno verso il grande Giacomo Puccini evocato nel titolo stesso del format ideato da Bernardini e scritto con Filippo Arriva, Sebastiano Pucciarelli e Luca Amabile Stifano. Puntata un po' meno “nazional-popolare”, la seconda, l'altro ieri, quasi tutta incentrata sul violino. Sia pure con in studio un grandissimo esecutore come Salvatore Accardo e un polistrumentista del livello di Mauro Pagani, entrambi riascoltati con piacere in vari frammenti grazie al materiale sempre interessante ripescato nelle preziose Teche Rai. I filmati di repertorio, insieme alla parte talk e alle performance musicali live, caratterizzano anche questa terza edizione di Nessun dorma che andrà avanti fino a giugno per poi riprendere dopo l'estate. E chissà che non possa fare il salto su una rete Rai meno di nicchia.
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