Nel quiz di Scotti si vince in un amen
giovedì 21 novembre 2019
I telequiz, o game show, comunque li si voglia chiamare si assomigliano tutti. Certamente ogni tanto è necessario rinnovare la confezione (questo vale per qualsiasi prodotto). Ma il loro successo, a parte che siano nati e connaturati con la tv, dipende dal conduttore e dalla capacità di coinvolgere il pubblico a casa. L'importanza di quello che una volta si chiamava presentatore è nota dai tempi di Mike Bongiorno, che questo ruolo lo ha interpretato alla perfezione. In quanto ai telespettatori, sappiamo bene quanto siano attratti dalla competizione altrui, ma anche dalla possibilità di mettersi virtualmente in gara cercando di rispondere alle domande. In questo senso, un punto a favore dei giochi a premi più recenti è dato dal privilegiare i quesiti sull'attualità ai quali tutti sono potenzialmente in grado di rispondere, spesso avvantaggiati dalla proposta di risposte multiple sulle quali si può anche tirare a indovinare. Anche questo è un modo per coinvolgere maggiormente il telespettatore. Ne sa qualcosa Gerry Scotti, uno degli attuali indiscussi re del telequiz. Non a caso nell'introdurre la sua ultima creatura, Conto alla rovescia (da lunedì scorso ogni sera alle 18,45 su Canale 5), esordisce guardando dritto nella telecamera e parlando di «gioco studiato e pensato per farvi giocare insieme a noi». Ma il bello di Scotti, che sa bene come gestire i concorrenti con la sua ironia bonaria e garbata oltre a qualche buona battuta, è che tutte le sere sembra la prima volta che conduce un programma tv. Questa si chiama professionalità, la stessa che va riconosciuta a suoi colleghi come Carlo Conti o Amadeus e che dovrebbe caratterizzare e motivare ogni lavoratore. In conclusione una parentesi, che non vale certo come indagine sociologica, ma che la dice lunga su quanto le cose della fede e della Chiesa, come riscontrato altre volte in altri telequiz, siano ormai distanti non solo dagli interessi delle persone, ma addirittura da una cultura minimale. Alla domanda «Cosa risponde il fedele al sacerdote che gli porge l'ostia dicendo “Il Corpo di Cristo”?», il primo campione di Conto alla rovescia, che sa tantissime cose e lo ha dimostrato, rimane in silenzio con l'aria spaesata e sorpresa.
© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: