Alfred Hitchcock è stato la comparsa più famosa dei suoi film. Tecnicamente non si dovrebbe parlare di comparsa, ma di cameo role: il regista oppure lo sceneggiatore, a volte perfino il produttore appare per qualche momento sullo schermo, quasi a firmare l'opera imprimendovi la propria immagine. Quella del “cameo” (così per brevità, con una emme sola, si chiama ormai anche in italiano) è una pratica molto diffusa, della quale Hitchcock si è servito in maniera non esclusiva, ma magistrale per tempestività e ironia. Non si può mai sapere quando si mostrerà il faccione imbronciato del temibile “Hitch” e anche questo contribuisce a tenere viva l'attenzione. La galleria delle situazioni è tanto lunga quanto imprevedibile (Hitchcock che attraversa la strada, Hitchcock che esce dall'ascensore, Hitchcock alle prese con un contrabbasso eccetera) e ogni spettatore ha il suo cameo preferito. Il compilatore di questo elenco, nella fattispecie, predilige l'apparizione del regista in Caccia al ladro del 1955. In fuga dagli inseguitori, Cary Grant salta su un autobus, trova posto sul fondo e seduto accanto a lui c'è Hitchcock. I due si ignorano, come se dovessero dimenticarsi l'uno dell'altro appena finita la corsa. Ma il distacco, per una comparsa, è una sublime forma di immedesimazione.
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