I video di Casey Cole, youtuber francescano
lunedì 24 marzo 2025

Tutto comincia nel 2011, quando Casey Cole, poco più che ventenne, neolaureato in Studi religiosi alla Furman University, entra come postulante nell’Ordine dei frati minori e quasi contemporaneamente apre il blog “Breaking In The Habit” (traduzione: “rompere l’abitudine”). Da allora, le due vocazioni crescono in parallelo, o forse stiamo parlando di un’unica vocazione, quella del “francescano digitale”: novizio nel 2012, professo nel 2017, prete nel 2019, mentre approfondisce la formazione teologica inaugura nel 2015 un canale YouTube omonimo del blog, nel 2017 sbarca su Instagram e nel 2021 su TikTok; di contorno diventa anche autore di newsletter e podcast.

Casey Cole

Casey Cole - .

Sulla sua attuale popolarità c’è poco da discutere: nel suo ambiente preferito, YouTube, padre Cole conta 414mila iscritti, ma si sta facendo seguire anche su Instagram e su TikTok, dove i follower sono rispettivamente 152mila e 127mila. Se poi lo si “googla” si ha conferma che, nell’infosfera ecclesiale statunitense, è riconosciuto e citato come un interlocutore sui temi più caldi dell’attualità religiosa e politico-sociale. È autore di diversi libri. Fisicamente, sta esercitando il ministero a Macon, in Georgia.

Nel descrivere in Rete la sua missione, questo autore parla di «evangelizzare e catechizzare nello spirito francescano al fine di promuovere la fede, dare energia alle comunità, ispirare il coinvolgimento attivo e incoraggiare le vocazioni alla vita consacrata». Il ventaglio dei suoi argomenti è di fatto estremamente vasto, su di una linea ecclesiale che mi pare sintonica con quella maggioritaria nell’episcopato statunitense e invece lontana da quella dei “guerrieri culturali” attivi soprattutto nell’area antimoderna.

Mi colpisce la consapevolezza del compito che padre Cole si è assunto. La riconosco non tanto nel suo sobrio modo di presentarsi, quanto da due dettagli. Il primo: la sezione che parla di lui, sul blog, non è intitolata “Chi sono”, come capita quasi sempre in questi casi, ma “Kit per la stampa”, e contiene una breve biografia, i link ai social e ai video più popolari, alcune foto. Il secondo: esiste già una voce a lui intestata su Wikipedia, e anche piuttosto accurata, seppure non aggiornata.

I suoi filmati (più lunghi su YouTube, più brevi su Instagram e TikTok) non hanno un’ambientazione fissa: li gira in interno, in esterno o in studio, e in tal caso il fondale alle spalle è neutro. Veste sempre il saio. Il suo linguaggio è chiaro, semplice, ma non rinuncia a strutture più complesse quando l’argomento lo richiede. All’occorrenza sa muoversi nei luoghi della cultura pop (da Harry Potter a Taylor Swift) ma non rimane confinato tra di essi. Similmente, padre Cole sa utilizzare le leve dell’umorismo (nel video più popolare, 1,6 milioni di visualizzazioni, racconta dieci barzellette “cattoliche”) ma non è certo uno che mette ogni cosa in burla.

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