Chi ha viaggiato negli anni in auto verso la Sicilia sa bene cosa succede oltre il casello di Salerno. È da lì che parte la bestia nera per generazioni di automobilisti, l'eterna incompiuta: l'autostrada per Reggio Calabria. Non poteva che partire da lì anche il nuovo programma della Testata giornalistica regionale, Mezzogiorno Italia, in onda il sabato alle 13.25 su Rai 3. La Salerno-Reggio Calabria è il simbolo dell'Italia che viaggia a due velocità, ma guai ai luoghi comuni sul Mezzogiorno. La nuova rubrica settimanale della Tgr li evita, rifugge “teleterronia”, racconta soprattutto il Sud che si racconta poco: la grande bellezza, le eccellenze, i luoghi, le speranze, le storie. Ecco allora i giovani ingegneri di Rende (Cosenza) che lavorano a progetti di ricerca internazionale o il pizzaiolo napoletano diventato imprenditore a Londra importando la vera pizza. L'idea di Mezzogiorno Italia venne a Vincenzo Morgante, direttore a livello nazionale della Testata giornalistica regionale, quando visitò per la prima volta la redazione campana. Gli sembrava giusto che la Rai tornasse a parlare di un pezzo fondamentale del Paese e lo facesse da una redazione importante con il contributo di tutte le altre. Morgante, da uomo del Sud, attento al Sud, ma con uno sguardo ampio e altrettanto attento al resto d'Italia grazie alla guida della più grande testata europea per numero di giornalisti, ha dato così ulteriore impulso al suo modo di intendere il servizio pubblico anche come impegno civile. Mezzogiorno Italia, al cui progetto ha lavorato in particolare uno dei vice di Morgante, Renato Cantore, è realizzata nel Centro di produzione di Napoli a cura di Antonello Perillo, che guida anche la redazione campana. Ogni puntata dura trenta minuti. Il ritmo è serrato. Storie, personaggi e luoghi sono molteplici. Il linguaggio e la grafica accattivanti. Non c'è studio. Un contributo arriva dal materiale di repertorio. Il filo della narrazione è tenuto dalla giornalista Marialaura Massa, che si sposta di volta in volta all'esterno in location particolarmente significative. Si andrà avanti fino a maggio per poi riprendere in autunno. L'unico limite è quello di andare in concorrenza con il Tg1 delle 13.30, ma così facendo Rai 3 il sabato punta su una striscia d'informazione molto lunga, dalle 11 alle 15, gran parte della quale a cura della Tgr.
© Riproduzione riservata
ARGOMENTI: